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Reset, il nuovo attesissimo disco dei Surgery.

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Reset è il nuovo attesissimo disco dei Surgery. A 3 anni dall’ultima uscita discografica, la band electro industrial romana, nata da un’idea dal carismatico frontman Daniele Coccia come alter ego, oscuro ed estremo, del suo progetto Il Muro del Canto, è finalmente pronta a tornare alla ribalta. Dopo i fortunati album “L’Altra Educazione” (2007, Altipiani/Edel) e “Non Un Passo Indietro” (2009, Altipiani/ Audioglobe), preceduto dai due singoli “Habitat” ed “EnemyDomine”, Reset (2012, Altipiani/ Audioglobe) è pronto a deflagrare in un mix esplosivo che fotografa al meglio i Surgery anno 2012. In questo nuovo capitolo, infatti, la band si muove con autorevolezza tra sperimentazione e il suo sound tradizionale, fatto di chitarre distorte, doppia voce (maschile/femminile), ritmiche elettroniche elaborate dall’estro e l’esperienza di Matteo Dj Freak Castaldi. I testi alternano l’utilizzo della lingua inglese e dell’italiano. Reset si apre con la title track, un esperimento ambizioso in cui le parti elettroniche e la voce di Cristina Badaracco marcano, inequivocabilmente, un’importante evoluzione rispetto a tutto ciò che era stato prodotto in precedenza dalla band. I muri di basso (Daniele Antolini) e chitarra (Dario Casadei) e il testo antimperialista di “Fino All’ultimo Respiro” introducono “Enemy Domine”, brano melodico ed aggressivo che affronta il tema della conoscenza ed il rispetto per il nemico. “Il Galeone” è un brillante adattamento (su musica originale) dell’omonimo canto anarchico scritto da Belgrado Pedrini nel 1967. Segue “Nel Nome Del Fuoco” intenso, romantico e pervaso da una forte aurea decadente. “La Ballata Dei Caduti” si avvale del prezioso apporto al pianoforte di Eric Calderoni (En Plein Air/ Il Muro del Canto) per un brano struggente ed intimista. Procedendo nella tracklist è la volta di “Non Posso Dormire” incentrato sull’impatto del crollo del modello sociale ed economico occidentale sull’individuo. Come era successo precedentemente con “Photographic” (Depeche Mode) e con “Lamette” (Donatella Rettore) i Surgery presentano all’interno di Reset una cover scelta, come sempre, nel vasto repertorio degli anni 80;questa volta lo fanno con una robusta rivisitazione di “The Metro” dei Berlin. “Un Dolore Fa” è un pezzo romantico, carnale e decadente. Ritorna, come in passato, la cronaca nera con “Eye For An Eye” , un piccolo romanzo cyberpunk, che si sviluppa attraverso evasioni dal carcere, vendette passionali, orrore e mutilazione. Con “Habitat” il ritmo accelera vertiginosamente, industrial e metal si fondono nella descrizione del crepuscolo della civiltà occidentale; nonostante la disperazione di fondo, un brano ambientalista.“Mercalli” è sicuramente il brano più sperimentale incluso in Reset; industrialdubstep-noise, nessun testo, grida distorte, distruzione e rabbia. Chiudono il disco il remix di “Enemy Domine” in chiave ebm a cura di Thomas Reiner dei Nacthmahr e quello di Sebastian Komor, producer dei Melt ed ex Icon Of Coil, con la sua versione di “Habitat”. “Reset” è, quindi, un disco dalle molteplici sfaccettature e sonorità che trova la sua dimensione ideale dal vivo, con una performance al limite con il teatro di avanguardia, che prevede l’utilizzo di maschere disegnate appositamente dal maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti, storico collaboratore, tra i tanti, di Dario Argento, Lamberto Bava, Michele Soavi e altri. (Fonte: Promorama)

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