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The Vaccines – What Did You Expect From The Vaccines? (2011)

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Di riferimenti new wave e in particolar modo post-punk dentro il debutto dei Vaccines ce ne sono così tanti da farci girare la testa. Fortunatamente però Justin Young e soci hanno le idee ben chiare e nel giro di poco più di trentacinque minuti riescono a metterle in ordine, realizzando un’opera prima estremamente folgorante che va al di là del semplice esercizio di stile o del solito revival di fine anni ’70 e inizi anni ’80. What Did You Expect From The Vaccines? è difatti uno dei più bei “dischetti” del 2011 che ci sia capitato di ascoltare, e non siamo di certo i primi a dirlo visto che è riuscito a conquistare in pochissimo tempo classifiche e critiche positive un po’ ovunque. Trattasi infatti di roba orecchiabile e “già sentita”, tuttavia degna degli esordi di gruppi come Strokes, Franz Ferdinand, Fanfarlo, Pains Of Being Of Pure At Heart e Motorama ma anche dei migliori lavori a firma Interpol e National, così, giusto per farci un’idea. Quello dei britannici Vaccines è un background culturale che affonda le proprie radici in quel fertilissimo substrato musicale composto dai Joy Division, gli Smiths, i Jesus and Mary Chain e persino i Clash e i Ramones, e il risultato è a dir poco sorprendente. Eccezion fatta per la traccia fantasma Who are you (unica ballata acustica dell’intero lavoro), quelle messe in lista dalla formazione londinese sono undici irresistibili hit da ascoltare in ogni luogo (in macchina, in casa, in cantina, in discoteca, al pub, al bar, in metropolitana…) ma soprattutto quando avvertite il desiderio di non pensare a una benemerita mazza. Un album che ha la capacità di liberare la mente e il corpo attraverso canzoni di “primo pelo” che non hanno alcuna presunzione se non quella di sputare fuori rabbia, amore e sentimento ma più di ogni altra cosa quella “stramaledetta” voglia di suonare e di divertirsi, a partire dall’iniziale Wreckin’ Bar (Ra Ra Ra) fatta di coretti sixties, chitarre elettriche e un incalzante quanto fulminante incedere di batteria. Un brano che schiude la strada a frammenti deflagranti come If You Wanna e Nørgaard che difficilmente non riuscirete a canticchiare o a ballare, neanche se vi dovessero imbavagliare o legare le mani e i piedi. Insomma, per farla breve, What Did You Expect From The Vaccines? è un disco da tenere sempre a portata di mano e da ascoltare specialmente nei momenti di “scazzo totale”, anche quando i vostri amici più indie vi faranno notare che lo stanno passando mattina e sera su Virgin Radio, perché basterà dire loro: “Beh, ragazzi, cosa vi aspettavate dai Vaccines?” (Luca D’Ambrosio)



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