Siciliano di origine, romano di adozione, Salvo Lazzara ha immaginato e diretto Pensiero Nomade come un progetto caratterizzato dall’approccio nomade alla ricerca musicale, sia dal punto di vista timbrico, sia da quello del ritmo e delle derive sonore.
I punti di riferimento sono le ispirazioni tradizionali ed etniche – una matrice quindi acustica – ma con forte contaminazione elettronica (sullo stile di Sakamoto, l’ultimo David Sylvian e Fennesz).
I riferimenti in ambito jazz spaziano dagli Oregon di Ralph Towner a Steve Tibbetts a Terje Rypdal.
Album dopo album Pensiero Nomade ha spaziato tra vari territori – jazz, ambient, minimal, world, rock – fino al ritorno alle origini di Un cerchio perfetto, un’opera suggestiva all’insegna del nomadismo musicale, tra passato e futuro, dall’art rock alla world music. (La redazione)
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