Da bambino, diciamo sul finire degli anni Settanta, c’erano diversi 45 giri dei miei genitori che mi piaceva ascoltare con il loro mangiadischi verde.
Erano quasi tutti dischi degli anni Sessanta che d’estate, con l’arrivo delle vacanze, amavo ascoltare sul lungo balcone del nostro appartamento al quinto piano.
Ricordo che una delle mie canzoni preferite era I can’t explain it dei McCoys, lato B di un singolo che oggi ho tirato fuori dallo scaffale, giusto per tornare a vedere quei rondoni così agili e veloci che, sotto un cielo completamente azzurro, sfioravano la mia piccola testa e i cornicioni dei grandi palazzi.
Una sensazione che, purtroppo, non riesco a spiegare. Meglio ascoltare il brano.