Solo per dirvi che giovedì 25 febbraio 2021 sarò ospite (in diretta streaming) di Seeyousound, il primo festival italiano dedicato al cinema internazionale a tematica musicale. (Leggi di più)

Solo per dirvi che giovedì 25 febbraio 2021 sarò ospite (in diretta streaming) di Seeyousound, il primo festival italiano dedicato al cinema internazionale a tematica musicale. (Leggi di più)
Giovedì 28 novembre è uscito, sempre per Arcana Edizioni, il mio secondo libro dal titolo Musica migrante. Dall’Africa all’Italia passando per il Mediterraneo con le importanti prefazioni dell’artista africana Angélique Kidjo e del giornalista Valerio Corzani. (Leggi di più)
Il nuotatore è il nuovo album dei Massimo Volume pubblicato il primo febbraio 2019 da 42 Records. In occasione dell’uscita del disco ho fatto una domanda a Emidio Clementi, voce e autore dei testi della formazione bolognese. (Leggi di più)
Oggi è domenica e il sole splende alto.
Ho deciso: esco a fare due passi. (Leggi di più)
Adoravo le sue smorfie, le sue manie, il suo essere sempre infantile e fuori luogo. La sua comicità demenziale. (Leggi di più)
Oggi ho visto Aquarius, un film elegante e passionale, ma anche un bellissimo esempio di resistenza. (Leggi di più)
Adoro il cinema grottesco, minuzioso e al rallentatore di Sorrentino. Soprattutto il suo modo di saper esorcizzare la morte con leggerezza, cinismo e visionarietà. Youth parla più o meno di questo, perché “le emozioni sono tutto quello che abbiamo.” (L.D.)
Certo che quel vizio di spendere soldi a cazzo in dischi, libri e film non mi è mai mancato. Forse da ragazzo avrei dovuto investire il mio tempo e quei pochi spiccioli a disposizione in cose più utili e decisamente più redditizie. (Leggi di più)
Andare al cinema è bellissimo. Non ha nulla a che vedere con le puttanate che scriviamo e leggiamo ogni giorno su facebook. Detto questo, ecco la mia cinquina del 2014: Birdman, The Grand Budapest Hotel, Pride, Jimmy’s Hall e Frank. (L.D.) (Leggi di più)
Be’, ieri ho visto Birdman e sono rimasto colpito dalla potenza immaginifica e narrativa di Alejandro González Iñárritu, attraverso una regia e una sceneggiatura davvero impeccabili. Per non parlare poi della splendida interpretazione di Michael Keaton e delle musiche azzeccate e originali di Antonio Sanchez, che vanno di pari passo al ritmo nevrotico e imprevedibile della città di New York. Due ore di pura evasione in cui il regista messicano mette a nudo le paranoie di ogni essere umano, realizzando un film validissimo non solo dal punto di vista tecnico (unico piano sequenza) ma anche per i contenuti, i riferimenti, le citazioni (Raymond Carver in primis). Un lavoro cinematografico visionario, surreale, che alla fine però restituisce l’immagine effettiva di questa società. Una società schizofrenica, senza cultura, sempre in cerca di supereroi o di qualcosa di sensazionale. Purtroppo una visione non basta. Sicuramente tornerò a vederlo. (L.D.) (Leggi di più)