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Elephant9 & Terje Rypdal: il nuovo album Catching Fire tra jazz e rock

Il trio norvegese Elephant9 si unisce al leggendario chitarrista jazz Terje Rypdal per Catching Fire, un album esplosivo registrato durante uno straordinario live del 2017 a Oslo. Energia selvaggia e momenti di calma si fondono in una collaborazione unica che cattura l'essenza di 30 anni di amicizia e sperimentazione musicale.

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Il 18 ottobre 2024 sarà una data importante per gli appassionati di jazz, prog e rock norvegesi: il trio Elephant9, in collaborazione con il celebre chitarrista Terje Rypdal, pubblicherà il loro nuovo album, intitolato Catching Fire. Il disco, distribuito dall’etichetta Rune Grammofon, segna un traguardo importante per la band e per Rypdal, rappresentando il primo progetto discografico ufficiale che riunisce queste due potenti forze musicali.

Un’amicizia trentennale che culmina in un album storico

La collaborazione tra Elephant9 e Terje Rypdal non è una novità: Ståle Storløkken, tastierista del trio, è stato per quasi trent’anni una figura chiave al fianco di Rypdal, sia in studio che sul palco. Tuttavia, Catching Fire rappresenta la loro prima collaborazione di lunga durata a livello discografico. Questo progetto arriva dopo decenni di amicizia e un lungo sodalizio artistico che ha visto Rypdal e Storløkken uniti da una visione musicale comune.

Il disco è stato registrato durante un memorabile concerto del 2017 a Oslo, in cui Rypdal ha suonato con Elephant9, mostrando ancora una volta l’incredibile alchimia che lega i musicisti. Il concerto ha avuto luogo in un anno significativo per Rypdal, che ha festeggiato i suoi 70 anni poco tempo dopo. L’album si propone come un’aggiunta preziosa non solo alla discografia degli Elephant9, che vantano sei album in studio e diversi live, ma anche a quella di Rypdal, uno dei più grandi chitarristi jazz della scena europea.

Il sound di Catching Fire: energia, potenza e momenti di calma

L’energia che pervade Catching Fire ricorda la ferocia e l’intensità dei live album di gruppi leggendari come la Mahavishnu Orchestra, Emerson Lake & Palmer e King Crimson. La struttura del disco sembra riprendere questi illustri modelli, alternando momenti di pura esplosione sonora a passaggi di grande raffinatezza melodica.

Un esempio emblematico di questo equilibrio si trova nei 22 minuti di apertura del disco, dove Terje Rypdal si distingue per le sue incredibili linee melodiche. Il chitarrista esplora registri sonori che passano dalla delicatezza alla pura esplosione creativa, mostrando ancora una volta la sua straordinaria versatilità. Non mancano, ovviamente, momenti di calma, che creano un contrappunto perfetto all’intensità selvaggia del resto dell’album.

Terje Rypdal: una carriera tra jazz e colonne sonore

Terje Rypdal è una delle figure di riferimento nel panorama jazz europeo, con una carriera che ha attraversato oltre cinque decenni e ha visto la pubblicazione di circa 30 album. I suoi lavori principali sono stati pubblicati dall’etichetta ECM, la stessa che ha lanciato il suo percorso come membro del Jan Garbarek Quartet con Afric Pepperbird nel 1970. Il suo primo album solista, Terje Rypdal, è uscito nel 1971, segnando l’inizio di un lungo viaggio che lo ha visto spaziare tra jazz, rock e composizione orchestrale. L’ultimo lavoro discografico di Rypdal, Conspiracy, è stato pubblicato nel 2020.

Oltre al suo straordinario contributo alla musica jazz, Rypdal ha collaborato con il regista Michael Mann per la colonna sonora del celebre film Heat – La Sfida (1995), dimostrando la sua abilità nel creare atmosfere suggestive anche nel mondo del cinema.

Elephant9: la potenza del live e del prog jazz norvegese

Gli Elephant9, formati da Ståle Storløkken (tastiere), Nikolai Eilertsen (basso) e Torstein Lofthus (batteria), si sono affermati come una delle band live più potenti e innovative della scena norvegese. La loro energia esplosiva e la loro maestria tecnica li hanno resi una presenza imprescindibile nei festival di musica jazz e prog, ben prima del loro debutto discografico con Dodovoodoo nel 2008. Con sei album in studio e diverse performance dal vivo all’attivo, la loro reputazione continua a crescere.

La sezione ritmica composta da Eilertsen e Lofthus rappresenta una combinazione di finezza e potenza, una delle più solide in circolazione. La loro intesa musicale si è consolidata ulteriormente con il live album Psychedelic Backfire II, pubblicato di recente.

Conclusione

Con Catching Fire, Elephant9 e Terje Rypdal offrono un lavoro che promette di lasciare il segno. Non solo celebra una collaborazione decennale, ma rappresenta anche un esempio di come la musica possa evolvere e spingersi oltre i confini del genere. L’album è una testimonianza della loro capacità di innovare e di sorprendere, fondendo generi e stili in un sound unico che farà parlare di sé a lungo. Per i fan del prog, del jazz e del rock, Catching Fire è un appuntamento imperdibile. (La redazione)


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