Garip è il nuovo album degli Altın Gün, in uscita il 20 febbraio 2026. Il sesto lavoro della band rende omaggio a Neşet Ertaş e amplia il suono tra folk anatolico, psichedelia, synth e arrangiamenti orchestrali. Include il singolo Neredesin Sen.
Altın Gün (ph. Sanja Marusic)
Gli Altın Gün annunciano l’uscita di Garip, il loro sesto album in studio. Il disco sarà pubblicato il 20 febbraio 2026 e segna una nuova fase creativa per la band psichedelica turca con base ad Amsterdam. Ad anticipare il lavoro c’è il singolo Neredesin Sen, già accompagnato da un video ufficiale.
Garip viene presentato come il disco più ambizioso e variegato della carriera del gruppo, oltre a essere un omaggio sentito alla figura di Neşet Ertaş, riferimento fondamentale della musica folk turca.
Il nuovo album rafforza l’identità della band, conosciuta per i concerti energici e per un seguito internazionale in costante crescita.
Dal debutto con On nel 2018, gli Altın Gün si sono affermati come avanguardia del revival dell’Anatolian Funk e del rock turco degli anni Settanta. Con Yol del 2021 il gruppo ha introdotto synth e drum machine, spostandosi verso atmosfere dream-pop di matrice anni Ottanta. I successivi Alem e Aşk hanno mantenuto saldo il legame con la tradizione folk anatolica. Con Garip, questo legame diventa il cuore del progetto, attraverso una raccolta di brani scritti originariamente da Neşet Ertaş.
Neşet Ertaş è stato cantante, autore e suonatore di bağlama, figura chiave della tradizione ashik dei bardi popolari. Nel corso della sua carriera ha inciso oltre trenta album e scritto centinaia di canzoni, molte reinterpretate da artisti di primo piano della scena turca. Gli Altın Gün riportano queste composizioni in una dimensione contemporanea, rispettandone lo spirito emotivo e narrativo. I testi vengono affrontati come racconti di vita quotidiana, dolore, amore e radici culturali profonde.
Il suono di Garip si distingue per arrangiamenti elaborati e stratificati. Gli archi, presenti in diversi brani, evocano suggestioni che spaziano dalla musica popolare egiziana alle colonne sonore di Bollywood, fino all’arabesco turco. A tutto questo si aggiunge un’influenza franco-italiana negli arrangiamenti, elemento che amplia ulteriormente l’orizzonte sonoro del disco.
Il singolo Neredesin Sen apre l’album con un andamento pulsante guidato dal basso, caratterizzato da un gusto indie che richiama i primi anni Ottanta. Il brano mette in evidenza l’intesa tra il batterista Daniel Smienk e il percussionista Chris Bruining, offrendo un primo sguardo sull’equilibrio sonoro del nuovo lavoro.
Il percorso dell’album attraversa territori diversi. Bir Nazar Eyeldim, brano di chiusura, è una ballata intensa sostenuta da synth arpeggiati e da una base elettronica. Altrove emergono vibrazioni prog, suggestioni West Coast e momenti più distesi, come nella chitarra slide di Gel Kaçma Gel. L’elemento anatolico resta centrale grazie alle trame di bağlama, particolarmente evidenti in Niğde Bağlari.
Garip rappresenta il suono di una band in piena evoluzione, capace di ampliare i propri confini senza perdere identità. È un lavoro meno aggressivo e meno immediatamente etichettabile, ma profondamente vibrante, che mostra la maturità artistica di gli Altın Gün e la loro naturale attitudine alla sperimentazione. (La redazione)
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