Dalla politica internazionale ai disastri naturali, dalle elezioni ai conflitti armati: una cronaca dettagliata del 2025, con i principali eventi globali raccontati mese per mese. Un quadro completo di un anno di profonde trasformazioni geopolitiche e sociali.
Papa Leone XIV (press photo)
Il 2025 si è caratterizzato per una successione ravvicinata di eventi che hanno inciso sugli equilibri politici internazionali, sulle condizioni sociali di molti Paesi e sulla percezione globale della vulnerabilità ambientale. Tra elezioni, conflitti, catastrofi naturali e svolte istituzionali, l’anno ha mostrato un quadro frammentato ma coerente nella sua complessità. Questa cronaca ripercorre i principali avvenimenti mese per mese.
L’anno si apre con rilevanti cambiamenti istituzionali in Europa. Il 1º gennaio la Polonia assume la presidenza di turno dell’Unione europea, mentre Bulgaria e Romania entrano pienamente nello Spazio Schengen, completando un percorso iniziato l’anno precedente. Sul piano geopolitico, il 6 gennaio l’Indonesia entra ufficialmente nel blocco dei BRICS.
Gennaio è segnato anche da gravi emergenze naturali. Il 7 gennaio un terremoto di magnitudo 7,1 colpisce il Tibet, causando 126 morti e 188 feriti. Negli Stati Uniti, incendi boschivi nelle contee di Los Angeles e Ventura distruggono oltre 12.000 edifici, provocando 25 morti e più di 137.000 sfollati.
Sul fronte politico mediorientale, il 9 gennaio Joseph Aoun viene eletto Presidente del Libano, ponendo fine a un vuoto di potere durato oltre due anni. Il 15 gennaio Israele e Hamas raggiungono un accordo per una tregua temporanea, finalizzata all’ingresso di aiuti umanitari a Gaza. A fine mese, il 29 gennaio Ahmad al-Shara’ viene nominato Presidente di transizione della Siria.
Il mese è dominato da elezioni e tensioni diplomatiche. Il 9 febbraio Vetëvendosje! vince le elezioni parlamentari in Kosovo, senza però riuscire a formare un governo. Il 18 febbraio il Nicaragua diventa ufficialmente una diarchia, con Daniel Ortega e Rosario Murillo copresidenti.
In Egitto viene annunciata la scoperta della tomba del faraone Thutmose II, un evento di rilievo archeologico internazionale. Il 23 febbraio la coalizione CDU/CSU vince le elezioni federali in Germania. Sul piano internazionale, il 28 febbraio un incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelens’kyj genera una grave crisi diplomatica tra Stati Uniti e Ucraina, trasmessa in diretta televisiva.
Il mese alterna progresso tecnologico e tragedia. Il 2 marzo Firefly Aerospace diventa la prima azienda privata ad atterrare con successo sulla Luna. Di segno opposto l’evento del 28 marzo, quando un terremoto di magnitudo 7,7 colpisce il Myanmar, causando oltre 5.000 morti. Il 31 marzo Curaçao e Sint Maarten adottano il Fiorino caraibico come nuova valuta ufficiale.
In Africa, il 12 aprile Brice Clotaire Oligui Nguema viene eletto Presidente del Gabon, chiudendo la fase di amministrazione militare. Il 13 aprile viene inaugurato Expo 2025 a Osaka. Sul fronte scientifico, il 17 aprile viene annunciata la scoperta di composti chimici associati alla vita nell’atmosfera dell’esopianeta K2-18 b.
Il mese è segnato anche da eventi di grande impatto simbolico e politico: il 21 aprile muore Papa Francesco, mentre il 22 aprile un attentato in Kashmir uccide 26 turisti, riaccendendo le tensioni tra India e Pakistan. Il 28 aprile un blackout paralizza Spagna, Portogallo e parte della Francia, e in Canada si tengono elezioni federali.
L’8 maggio viene eletto Papa Leone XIV, primo pontefice statunitense. Il mese è ricco di consultazioni elettorali in vari continenti. Un evento di portata storica è l’annuncio, il 12 maggio, della fine della lotta armata e dello scioglimento del PKK. Il 18 maggio Nicușor Dan viene eletto Presidente della Romania, ponendo fine a una lunga crisi istituzionale.
Giugno è segnato da gravi crisi. Il 12 giugno il volo Air India 171 si schianta ad Ahmedabad, causando 270 morti. Dal 13 al 24 giugno si sviluppa un conflitto diretto tra Iran e Israele, con il coinvolgimento degli Stati Uniti, conclusosi con un cessate il fuoco. Il 27 giugno Repubblica Democratica del Congo e Ruanda firmano un trattato di pace per il Kivu.
Il 1º luglio la Danimarca assume la presidenza di turno dell’UE. Il 4 luglio una devastante alluvione colpisce il Texas centrale, causando oltre 136 vittime. Il 23 luglio la Corte internazionale di giustizia stabilisce l’obbligo degli Stati di contrastare il cambiamento climatico. A fine mese, il 30 luglio un terremoto di magnitudo 8,8 colpisce la Kamčatka, generando maremoti nel Pacifico.
L’8 agosto Armenia e Azerbaigian firmano un trattato di pace sul Nagorno Karabakh. Il 29 agosto la Corte costituzionale thailandese destituisce la Prima ministra Paetongtarn Shinawatra. Il 31 agosto un terremoto in Afghanistan provoca oltre 1.400 morti, aggravando la crisi umanitaria.
Il mese è caratterizzato da instabilità politica. Dal 9 al 12 settembre proteste di massa in Nepal portano alle dimissioni del governo. Il 10 settembre l’attivista statunitense Charlie Kirk viene assassinato. L’11 settembre Jair Bolsonaro viene condannato a 27 anni di carcere in Brasile. Il 30 settembre un terremoto colpisce le Filippine, causando decine di vittime.
In Europa, il 3 ottobre il granduca Enrico di Lussemburgo abdica. Nello stesso giorno, Sarah Mullally diventa la prima donna Arcivescovo di Canterbury. Il 14 ottobre un colpo di Stato in Madagascar rovescia il presidente Rajoelina. Il 26 ottobre Timor Est entra ufficialmente nell’ASEAN.
L’11 novembre si tengono elezioni parlamentari in Iraq. Il 25 novembre Giacarta diventa la città più popolosa del mondo. Il 26 novembre un colpo di Stato in Guinea-Bissau rovescia il presidente Embaló. A fine mese si vota anche in Honduras e Kirghizistan.
L’anno si chiude con nuovi appuntamenti elettorali e tensioni istituzionali. Il 7 dicembre un tentativo di colpo di Stato in Benin viene sventato, anche grazie all’intervento di forze internazionali. Il 14 dicembre si svolge il secondo turno delle elezioni generali in Cile.
Il 2025 si presenta come un anno di transizione globale, segnato da instabilità politica, conflitti regionali, disastri naturali di grande portata e passaggi istituzionali rilevanti. La successione degli eventi evidenzia una crescente interconnessione tra crisi locali e dinamiche internazionali, delineando un contesto mondiale complesso, in continua trasformazione. (La redazione)
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