Detonatori, reattori, testate, bastonate. I Missili hanno un nome che incute timore, eppure sono persone gentili. I Missili nascono nel ventre silenzioso della provincia teatina, per la precisione a Lanciano, dove non c’è nulla da fare se non darsi all’alcolismo più bieco ed infantile, oppure suonare. È per questo motivo che Matteo Giancristofaro (synth), Nicola Ceroli (voce e percussioni), Emanuele Di Meco (batteria), Emanuele Marfisi (chitarra e voce), Luca Di Bucchianico (basso), e due coriste (Pamela Testa e Luisa Polidoro) mettono assieme voci, strumenti e nostalgia, per scegliere la seconda via e salvaguardare i propri fegati, ma specialmente per esprimere un’urgenza musicale difficilmente intrappolabile negli steccati di genere, con testi rigorosamente in italiano corrente ed una (mal)sana vena per le suggestioni tropicali. Rigorosamente autoprodotto e fatto in casa, il loro primo EP omonimo è sapientemente confezionato a mano con le forbici dalla punta arrotondata come solo all’Albero Azzurro hanno saputo insegnare, dentro cui si nascondono cinque piccole anticipazioni di un vero e proprio disco d’esordio che vedrà la luce nei prossimi mesi, quando il caldo torrido tornerà a toglierci il fiato. Dato che ormai vendere dischi è un utopia al pari di quella comunista, l’EP è anche disponibile in maniera gratuita sulla pagina bandcamp del gruppo (ovvero attraverso il link che segue) e dunque pronto per irrorare la piatta rete con le sue “good vibrations” provinciali. (Fonte: Luca Minutolo / Ufficio Stampa)
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