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Lies, alibis and lullabies dei Rain Dogs

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Lies, alibis and lullabies è il disco d’esordio dei Rain Dogs. La band ed il disco sono figli di un incontro – scontro tra due culture diverse, quella di un cantautore (Andrea Ferrante) e quella di un dj e produttore di musica elettronica che da anni lavora per numerose labels internazionali (Luigi Gori). Il risultato è un disco in equilibrio tra cantautorato, rock alternativo di matrice anglosassone ed elettronica. Il luogo della contaminazione è la provincia Toscana, Arezzo, dove hanno sede gli studi della Presslabrecords, piccola etichetta indipendente che ha generato il duello tra questi due mondi che si fondono all’interno dei dieci brani che compongono questa opera prima. Brani nati dalla chitarra acustica di Andrea Ferrante e quindi arrangiati e plasmati da Luigi Gori: il risultato è un suono che richiama a sé tanto il cantautorato ed il rock alternativo di matrice anglosassone quanto una componente elettronica che parte dagli anni ‘80 per arrivare fino ad oggi, tra ammiccamenti a Klaxons, Franz Ferdinand, Depeche Mode, Presets e Neon Indian. “Lies alibis and lullabies” è un disco che guarda all’estero, con il suo gusto a tratti dark/retrò e a tratti contemporaneo, rivendicando però orgogliosamente la sua appartenenza italiana, essendo stato scritto, suonato, registrato e prodotto all’interno di un contesto totalmente nazionale. “Questo è un disco fatto di canzoni vere, scritte con la chitarra, dentro il mio appartamento. Contiene sogni, bugie, ansie e desideri. Non è stato facile abbandonarsi, fidarsi, tendendo la mano a ciò che prima era molto distante da me come l’elettronica – dichiara Andrea Ferrante -. L’esperienza in studio è stata lunghissima e snervante, ma anche edificante. E’ stata la mia prima volta in uno studio pieno di dj in mezzo ai quali ero una specie di “elemento estraneo” che si aggirava per le sale con aria curiosa. Sono stati due anni pieni di viaggi tra Bellegra (il posto in cui vivo) e Arezzo, che è diventata una sorta di seconda casa. La canzone per me è come un rompicapo che prende vita nella mia testa e che devo risolvere per far si che esca fuori e diventi viva. Non ci sono significati reconditi, messaggi tra le righe, è la mia vita, con la sua confusione, il suo “non sense”, la polvere, e i momenti migliori.” “Ho messo su questo disco gran parte della mia esperienza musicale elettronica da club, ho voluto ricercare sonorità e melodie che potessero rispecchiare anche la mia personalità – prosegue Luigi Gori -; per me è stato come scoprire un’altro mondo che mi ha formato come artista con nuovi stimoli creativi. Soprattutto nelle batterie ho voluto ricreare groove elettronici e kick compresse per conferirgli quel taglio che si può ascoltare.” Il disco vede inoltre la partecipazione di diversi ospiti:il chitarrista Mario Romano, Daniele Rossi e Luca Cherubini Celli dei Dvno, Damiano Salis, Massimiliano Valenti (ex Casa del Vento), Gabriele Giovannini (Thank you for the drum machine) ed infine Franco Li Causi e Cesare “Mac” (Negrita), che hanno contribuito alla realizzazione in studio del primo singolo dei Rain Dogs: “Brand new Enemy”. Il videoclip del brano, che uscirà in concomitanza con il singolo, è stato girato dal regista e attore Fernando Maraghini (Andrea Chimenti, Marlene Kuntz, Howie B ecc.). (Fonte: Ufficio Stampa Libellula Music)

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