«L’anno che verrà» di Lucio Dalla

Un brano iconico della carriera del mai dimenticato cantautore bolognese che vi riproponiamo per augurarvi un buon 2024

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Il brano L’anno che verrà di Lucio Dalla, scritto nel 1978 e pubblicato nell’album omonimo nel febbraio del 1979, ha segnato un capitolo indelebile nella storia della musica italiana.

Attraverso le note e le parole di questa canzone, Dalla ha tessuto un affresco emozionale che va oltre il tempo e le distanze, ancorando la sua creazione a una serie di eventi e relazioni personali che hanno plasmato il suo significato.

L’arrangiamento di Reverberi

Al testo e alle parole di Lucio Dalla si aggiunge l’arrangiamento di Gian Piero Reverberi, che si rivelò cruciale nel plasmare l’atmosfera malinconica e coinvolgente del brano.

Il duetto con De Gregori

Memorabile de L’anno che verrà fu il duetto con Francesco De Gregori, una performance che conferì al brano una profondità e una intensità davvero uniche.

Genesi della canzone

L’anno che verrà sembra che originariamente sia stata scritta a casa dell’amico Giuseppe Rossetti a Monghidoro e successivamente rivista da Lucio Dalla insieme al frate domenicano di Bologna, padre Michele Casali. Quest’ultimo, anch’esso omaggiato nella canzone, contribuì a modellare il significato e l’anima della canzone.

Il 1978, l’anno in cui Lucio Dalla scrisse questa canzone, è il filo conduttore che si snoda attraverso la trama del testo. La difficile situazione sociale degli “anni di piombo” fornisce il contesto per questa lettera musicale inviata a un amico lontano. Eventi e tendenze di quell’anno si riflettono nelle parole di Dalla, offrendo uno sguardo penetrante sulla società dell’epoca.

Cover e diffusione

Nel 1985 i Ricchi e Poveri registrarono una cover per l’album Dimmi quando, rendendo omaggio alla bellezza della canzone. La risonanza de L’anno che verrà si estese anche ben oltre i confini italiani. In Portogallo, per esempio, la canzone trova eco con la cover Caro Amigo di Ney Matogrosso.

Il Bologna calcio

Un ulteriore segno della pervasività di questo brano nella cultura italiana è la sua adozione come una sorta di inno del Bologna calcio allo nello stadio Renato Dall’Ara. Dopo ogni vittoria casalinga del Bologna, squadra di calcio di cui Lucio Dalla era appassionato sostenitore, le note di L’anno che verrà risuonano dagli altoparlanti, creando un legame indissolubile tra la musica del cantautore e il cuore pulsante della sua città.

Lucio Dalla (1943-2012)

Lucio Dalla, nato a Bologna nel 1943 e scomparso a Montreux nel 2012, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale italiano e questa canzone risuona ovunque nell’etere soprattutto con l’inizio di ogni nuovo anno. Dunque: buon 2024 e buona musica con L’anno che verrà. (La redazione)

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