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Grupo Pilón: il nuovo album “Nu Sta Li” tra tradizione e modernità

Grupo Pilón, icona della diaspora capoverdiana in Europa, rivitalizza il funaná e altri generi tradizionali con il nuovo album Nu Sta Li. Tra fisarmonica, ferrinho e strumenti moderni, il disco fonde radici africane e influenze cosmopolite, offrendo un sound caldo, emotivo e ballabile, simbolo di resistenza e innovazione culturale.

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Grupo Pilón, fondato negli anni ’90 da membri della diaspora capoverdiana in Lussemburgo, conferma con il nuovo album Nu Sta Li il suo ruolo da mediatore culturale tra varie latitudini e longitudini, dando nuova vita al genere musicale funaná tradizionale della loro terra di origine, uno stile frenetico nato dall’incontro tra fisarmonica diatonica e ferrinho, storicamente legato alla resistenza culturale dell’arcipelago.

Rinascita e Modernizzazione del Suono

Guidati dal batterista Tony Furtado Gomes, figura chiave della loro recente rinascita, nel nuovo disco Nu Sta Li la band celebra non solo il funaná ma anche la morna e la coladeira, portandoli nel presente con strumenti moderni come batteria, chitarra elettrica e tastiere, ma senza snaturarli, risultando in un suono caldo, ballabile e ricco di sfumature emotive.

Influenze e Identità Musicale

Nelle otto tracce del disco i ritmi sono sincopati, le tastiere ipnotiche e le linee vocali vibranti, componendo un insieme profondamente sensuale e moderno seppur radicato nella tradizione, dando al genere un respiro più pop e cosmopolita, in cui vengono fuse influenze africane, iberiche e sudamericane.

I singoli: tra tradizione ed energia

Il primo singolo, Cecilia, ne è la prova più luminosa, incarnando la capacità del gruppo di onorare l’eredità del funaná offrendone una versione raffinata, energica e seducente al pubblico globale, mentre con Tempo Passa viene rivelato un volto più festoso: un uptempo afro-latino irresistibile che parla dello scorrere del tempo e della speranza per ciò che verrà.

Un racconto coerente

In apertura del disco Mir Sinn Do coinvolge in maniera energica e trascinante, la titletrack Nu Sta Li è dolce e nostalgica, 20 Ano è una riflessione su memoria e identità, mentre Rabelados è un omaggio alle radici di resistenza culturale, e ogni pezzo contribuisce a un racconto coerente, con suoni puliti e arrangiamenti intelligenti.

Autenticità e visione globale

Chi cerca innovazione radicale o suoni sperimentali potrebbe trovare Grupo Pilon un po’ tradizionale, ma è proprio questa sincerità sonora che rende Nu Sta Li così efficace e autentico, con il suo groove travolgente e le sfumature tropicali, come un manifesto di una diaspora che rivendica la propria cultura aprendola al mondo. Un viaggio sonoro per chi ama la world music, le radici africane e le contaminazioni moderne. (Adaja Inira)


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