Eleanor Friedberger – Last Summer (2011)

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La trentacinquenne Eleanor Friedberger (chitarre e voce) nata a Oak Park, sobborgo di Chicago, dopo aver girovagato gli States e l’Europa nei primi anni della sua giovinezza, si stabilisce a Brooklyn nell’anno di grazia 2000 e da vita insieme al fratello Matthew (tastiere e voce) ad uno dei progetti musicali più trendy e alternativi dell’ultimo decennio: i Fiery Furnaces. Il duo casalingo dal 2003 al 2009 pubblica sei album coniugando pop e sperimentazioni varie attraverso stili musicali tra i più disparati (blues, progressive, psichedelia, pop, hard rock, garage ed elettronica) con uno sguardo rivolto agli anni Settanta e una sensibilità culturale più vicina alla perfida Albione piuttosto che all’America. Last Summer è il debutto come solista di Eleanor e benché sembra ripartire dall’ultimo lavoro dei Fiery Furnaces ha il merito secondo chi scrive di liberarsi completamente di quella componente cacofonica e sperimentale presente, seppur in piccole dosi, in I’m going away. “L’estate scorsa” è un disco di puro cantautorato pop e la Friedberger mostra un gusto per la melodia da vera fuoriclasse. Si resta incantati delle briose My Mistakes (un incalzare velvettiano ma gentile), I Won’t Fall Apart on You Tonight e dall’elegante e ipnotica Inn Of The Seventh Ray. Roosevelt Island e Owl’s Head Park sono forse le vette più alte ma è tutta l’opera prima che fa centro. È proprio il caso di dirlo: quando il “pop” migliora il nostro umore. (Domenico De Gasperis)

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