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L’ultimo giorno di Luigi Tenco di Ferdinando Molteni (libro)

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Dopo quasi cinquant’anni la verità sul caso Tenco appare molto diversa rispetto alle ipotesi e alle congetture fatte finora. Per la prima volta un libro fa luce sulle contraddizioni e i drammi dei protagonisti di quella vicenda e, se non contiene la verità definitiva sulla fine di Tenco, contiene alcune novità decisive. Nelle prime ore del 27 gennaio 1967 Luigi Tenco viene trovato senza vita nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo. Si parla di suicidio ma subito c’è chi non crede a questa ipotesi. Fin qui la cronaca. L’ultimo giorno di Luigi Tenco, libro scritto da Ferdinando Molteni, racconta, con molte novità, questa misteriosa storia italiana ricostruendo quel tragico giorno e più precisamente la settimana che va da domenica 22 gennaio, giorno dell’arrivo di Luigi a casa, a Recco, fino a sabato 28, giorno del suo funerale e della finalissima di Sanremo. Con materiali d’archivio e inediti, con nuove interviste a chi allora c’era, comprese alcune mai realizzate prima, Ferdinando Molteni dimostra che nessuno esplose quei fatali colpi di pistola in quella stanza e smonta il mito del cadavere di Tenco rimosso e riportato nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo. Tenco morì su una strada sterrata, forse dentro la sua auto, non lontano dall’albergo. E non da solo. Con lui c’era almeno una persona. Forse quattro. E, tra queste, la cantante Dalida. E che da qualcuno di questi fu portato nella sua stanza, mentre Dalida andava a cambiarsi l’abito, probabilmente sporco di sangue. Oltretutto il cantante, che non aveva alcuna intenzione di uccidersi, possedeva non una ma due armi da fuoco eppure morì a causa di una pistola mai ritrovata. L’autore dimostra inoltre che il commissario di polizia Arrigo Molinari, responsabile del maldestro spostamento del corpo di Tenco, fu complice del clan che tutelava gli interessi di Dalida, guidato dal potente ex marito Lucien Morisse e, grazie a un memoriale inedito dell’allora ispettore, si può finalmente creare una connessione tra la morte dell’artista e l’ambiente della malavita marsigliese. L’autore ricostruisce, tra le altre cose, la scia di sangue che dalla morte di Tenco passa per il suicidio di Morisse nel 1970 e quello di Dalida nel 1987, fino a giungere al misterioso omicidio del commissario Molinari nel 2005. Nell’Ultimo giorno di Luigi Tenco si racconta nel dettaglio anche quel Festival, le rivalità e le meschinità, il cinismo e gli interessi, Claudio Villa e Modugno, Little Tony e gli Hollies di Graham Nash, la conduzione di Mike Bongiorno e Renata Mauro e, fin nei dettagli più singolari, il matrimonio della popstar americana Gene Pitney a Ospedaletti, che coincise con il funerale di Tenco a Ricaldone. (Fonte: Giunti Editore)



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