I 5 libri finalisti del Premio Strega 2021

Venerdì 10 giugno sono stati resi noti i cinque finalisti del Premio Strega 2021. La serata finale si svolgerà giovedì 8 luglio in diretta su Rai 3.

Ieri, venerdì 10 giugno, sono stati resi noti i cinque finalisti del Premio Strega 2021.

Hanno espresso il proprio voto esclusivamente online 600 tra persone singole e voti collettivi, su 660 aventi diritto: a quelli dei 400 Amici della domenica si aggiungono 240 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 30 Istituti italiani di cultura all’estero 20 tra voti dei lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti distribuite in tutta Italia e voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.

Il totale dei voti espressi ha determinato i finalisti alla LXXV edizione del premio:

  • Emanuele Trevi, Due Vite (Neri Pozza) con 256 voti

Un romanzo costruito come un’appassionante partita di Cluedo Un viaggio attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant’anni, nelle sue geografie, nelle sue architetture reali così come in quelle interiori, i luoghi da cui veniamo e quelli in cui stiamo vivendo, le palazzine di periferia degli anni sessanta, lo sparo che cambia il corso della storia, e il bacio rubato dietro una tenda. In un romanzo unico per costruzione, poesia e visionarietà, Bajani traccia il grande affresco di un’educazione sentimentale a metri quadri.

Dalla sinossi di Due Vite (Neri Pozza)
  • Edith Bruck, Il pane perduto (La Nave di Teseo) con 221 voti

Edith Bruck sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova.

Dalla sinossi di Il pane perduto (La Nave di Teseo)
  • Donatella Di Pietrantonio, Borgo sud (Einaudi) con 220 voti

Donatella Di Pietrantonio ci regala in queste pagine un’emozione calda e sussurrata. È il momento più buio della notte, quello che precede l’alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella più scomoda, o troppo amara. Così tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa.

Dalla sinossi di Borgo sud (Einaudi)
  • Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) con 215 voti

Un romanzo ancorato nella realtà e insieme percorso da un’inquietudine radicale. Odore di alghe e sabbia, di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d’acqua: sulle rive del lago di Bracciano approda, in fuga dall’indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, madre coraggiosa con un marito disabile e quattro figli. Antonia è onestissima e feroce, crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua figlia femmina a non aspettarsi nulla dagli altri. E Gaia impara: a non lamentarsi, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo, a leggere libri e non guardare la tv, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe e l’infelicità dove nessuno può vederla.

Dalla sinossi di L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani)
  • Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli) con 203 voti

Un romanzo costruito come un’appassionante partita di Cluedo. Un viaggio attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant’anni, nelle sue geografie, nelle sue architetture reali così come in quelle interiori, i luoghi da cui veniamo e quelli in cui stiamo vivendo, le palazzine di periferia degli anni sessanta, lo sparo che cambia il corso della storia, e il bacio rubato dietro una tenda. In un romanzo unico per costruzione, poesia e visionarietà, Bajani traccia il grande affresco di un’educazione sentimentale a metri quadri.

Dalla sinossi di Il libro delle case (Feltrinelli)

Questi i voti ottenuti dagli altri libri in gara: Lisa Ginzburg, Cara pace (Ponte alle Grazie) 141 voti, Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza (Mondadori) 139 voti, Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita (Ponte alle Grazie) 126 voti, Roberto Venturini, L’anno in cui a Roma fu due volte Natale (SEM) 85 voti, Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio) 67 voti, Daniele Petruccioli, La casa delle madri (Terrarossa) 66 voti, Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd) 61 voti.

Edith Bruck con il romanzo Il pane perduto  (La nave di Teseo) è la vincitrice dell’ottava edizione del Premio Strega Giovani.

Quello di Edith Bruck, con 65 preferenze su 416 voti espressi, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i sedici e i diciotto anni provenienti da oltre 60 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero (Berlino, Bruxelles, Parigi). Hanno concorso per il riconoscimento undici libri candidati al Premio Strega. Il comitato direttivo del Premio ha ritenuto che, per i temi trattati, il romanzo di Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio), fosse adatto esclusivamente a un pubblico di adulti, pertanto non ha concorso al Premio Strega Giovani.

La serata finale del premio che quest’anno si svolgerà giovedì 8 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta su Rai 3. (La redazione)

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