MindEar, un’applicazione che potrebbe alleviare l’acufene

Sebbene non esista una cura definitiva per il tinnito, l'applicazione potrebbe migliorare la qualità della vita di chi soffre di questo disturbo uditivo.

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Secondo quanto scritto dall’AGI, alcuni scienziati avrebbero inventato un’applicazione capace di alleviare l’acufene (o tinnito) e migliorare quindi la qualità della vita di chi soffre di questo disturbo uditivo.

Cosa sarebbe MindEar

L’applicazione chiamata MindEar potrebbe offrire un sollievo significativo per coloro che soffrono di acufene, un fastidioso fischio nell’orecchio.

A dirlo sono gli scienziati dell’University College London Hospital e dell’Università di Auckland che hanno condotto uno studio su 30 pazienti affetti da acufene, sottoponendoli a una terapia basata sull’utilizzo di questa app.

I risultati, pubblicati sulla rivista Frontiers in Audiology and Otology, indicano che circa due terzi dei partecipanti hanno sperimentato un miglioramento clinicamente significativo dopo 16 settimane di utilizzo.

L’acufene colpisce circa una persona su quattro, manifestandosi più comunemente negli anziani ma anche nei bambini, influenzando udito, umore, concentrazione e sonno, potenzialmente causando ansia o depressione.

In Italia, circa un terzo della popolazione soffre di acufene senza molte opzioni di trattamento disponibili. Mentre la terapia cognitivo-comportamentale può essere utile, richiede la consulenza di uno psicologo esperto.

Ecco perché potrebbe alleviare l’acufene

MindEar offrirebbe un approccio combinato di terapia cognitivo-comportamentale, esercizi di consapevolezza e rilassamento, insieme alla terapia del suono, con l’obiettivo di allenare la reazione del cervello per escludere l’acufene. Il lavoro condotto indica che coloro che avevano accesso a uno psicologo online hanno riscontrato benefici già dopo otto settimane.

L’applicazione si basa sul principio che il cervello impara a filtrare suoni considerati irrilevanti fin dalla nascita, e MindEar mira a ridurre la percezione fastidiosa dell’acufene attraverso esercizi di concentrazione.

Secondo quanto pubblicato dall’agenzia stampa, il team di studiosi affermerebbe che l’acufene non è una malattia in sé, ma spesso un sintomo di un’altra condizione di salute di base.

Sebbene non esista una cura definitiva per questo disturbo, MindEar potrebbe rappresentare uno strumento accessibile, semplice ed efficace per molte persone affette da acufene, offrendo nuove prospettive per gestire questa problematica. (La redazione)

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