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Mei: ecco la classifica degli artisti simbolo della musica indipendente italiana

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Sono gli Area, gli Afterhours e Adriano Celentano i tre artisti più significativi della musica indipendente italiana. È il risultato della grande consultazione indetta dal Mei (www.meiweb.it), il Meeting degli Indipendenti di Giordano Sangiorgi, e curata dal giornalista Enrico Deregibus. Per deciderlo, sono stati interpellati 50 importanti giornalisti musicali che hanno scelto i 50 artisti indipendenti fondamentali degli ultimi 50 anni. Il referendum, come già annunciato, continuerà ora coinvolgendo nel voto 50 importanti operatori del settore musicale italiano, le cui preferenze saranno comunicate nel corso di Supersound, il raduno dei festival musicali per emergenti che si terrà a Faenza a fine settembre. Successivamente prenderà il via una votazione popolare on line, i cui risultati finali saranno diffusi a fine novembre nell’ambito della presenza del Mei al Medimex di Bari, in occasione del PIMI – Premio Italiano Musica Indipendente e del PIVI – Premio Italiano Videoclip Indipendente. Nella classifica dei giornalisti, al primo posto sono giunti gli Area, con grande distacco sugli Afterhours e su Adriano Celentano, terzo. Quarti, a pari merito, CCCP – Fedeli alla Linea e CSI – Consorzio Suonatori Indipendenti, seguiti nell’ordine da Skiantos, Diaframma e Massimo Volume. Al nono posto ex –aequo di Lucio Battisti e Stormy Six. Dall’11° al 15° posto troviamo Avion Travel, poi Fabrizio De André e Giorgio Gaber, quindi Litfiba e Subsonica. Sedicesimi, ex aequo, Paolo Benvegnù, Ivan della Mea, Ricky Gianco, Mina, PFM – Premiata Forneria Marconi e Daniele Sepe. Dal ventiduesimo fino al trentesimo posto, tutti pari merito, Almamegretta, Baustelle, Eugenio Finardi, Rino Gaetano, Gang, Gaznevada, Marlene Kuntz, Modena City Ramblers, Il Teatro degli Orrori. Infine, dal 31° fino al 50° posto, sempre a pari merito: i 99 Posse, Fausto Amodei, Assalti Frontali, Franco Battiato, Casino Royale, Piero Ciampi, Cristina Donà, Faust’o /Fausto Rossi, Franti, Giganti, Enzo Jannacci, Claudio Lolli, Luci della Centrale Elettrica, Giovanna Marini, Domenico Modugno, Mauro Pagani, Enrico Rava, Sangue Misto, Têtes de Bois, Zu. La premiazione dei vincitori avrà luogo a Roma presso il Nuovo Imaie in occasione della prossima Festa della Musica nell’ambito della Giornata Europea della Musica che si tiene ogni anno il 21 giugno 2012. La classifica è stata diffusa in anteprima da Amo la Musica (www.amolamusica.it), partner del referendum così come Rai Isoradio(www.rai.isoradio.it ) con i programmi Ztl e La Notte degli Indipendenti. Quest’ultimo dedicherà interamente al referendum la puntata che andrà in onda nella notte fra venerdì 18 e sabato 19 maggio. Dalle 00.30 alle 5,30, nel programma curato e condotto da Federico Guglielmi con Alessandro De Gerardis e Umberto Mostocotto, saranno proposti cinquanta brani, uno per ciascuno degli artisti in classifica, partendo dall’ultima posizione per arrivare alla vetta. Altri partner sono “Twilight” a cura di John Vignola su Radio Due Rai, i siti Musicletter e Osservatori Esterni e Wr8 Rai, la radio web musicale della Rai. La classifica è stata comunicata al Salone del Libro di Torino il 13 maggio in un incontro con Giordano Sangiorgi e Ricky Gianco moderato da Enrico Deregibus, al quale hanno partecipato i giornalisti Luca D’Ambrosio e Francesco Paracchini, con interventi musicali di Carlot-ta che ha eseguito alcuni brani dei 50 artisti. In rappresentanza degli Area – l’ “International POPular group” guidato da Demetrio Stratos e prodotto dalla storica Cramps negli anni Settanta – è intervenuta Eleonora Biscardi, che ha ringraziato commossa per il risultato e ha comunicato che gli Area torneranno con nuovo disco in autunno. L’incontro ha festeggiato la data-simbolo di questo referendum, ovvero i 50 anni dalla prima uscita discografica del Clan di Celentano: un 45 giri del 1962 proprio di Ricky Gianco con “Vedrai che passerà” e “Te ne vai”. Con quella incisione prendeva il via la storia della prima struttura indipendente del nostro Paese, ma anche la storia della discografia italiana “indie”, anche se, in una sorta di preistoria, dal 1958 c’erano già state le etichette legate a Cantacronache, ovvero Italiacanta e Dng, ed altre ancora precedenti. La giuria, altamente qualificata, comprendeva votanti di diverse generazioni e estrazioni musicali ed era composta da: Maurizio Becker, Riccardo Bertoncelli, Michele Bovi, Alberto Campo, Lucia Carenini, Giordano Casiraghi, Ugo Coccia, Valerio Corzani, Alfredo D’Agnese, Luca D’Ambrosio, Enrico de Angelis, Luca De Gennaro, Mario De Luigi, Enrico Deregibus, Claudio Fabretti, Fernando Fratarcangeli, Fabrizio Galassi, Enzo Gentile, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Ambrosia J.S. Imbornone, Felice Liperi, Giorgio Maimone, Elisabetta Malantrucco, Stefano Mannucci, Daniel Marcoccia, Renato Marengo, Orazio Martino, Luca Minutolo, Giorgio Moltisanti, Michele Neri, Antonio Oleari, Francesco Paracchini, Gianluigi Peccerillo, Marco Philopat, Timisoara Pinto, Andrea Prevignano, Dario Salvatori, Hamilton Santià, Franco Settimo, Max Stefàni, Fabrizio Stramacci, Barbara Tomasino, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Cristina Valentini, Gianluca Veltri, Enrico Veronese, John Vignola, Maria Cristina Zoppa. Nei prossimi giorni, sul sito www.meiweb.it , saranno resi noti anche i voti di tutti i singoli giurati, oltre a tutti gli altri artisti segnalati. Durante l’incontro al Salone del libro, Giordano Sangiorgi ha sottolineato che, con questa iniziativa, si intende “celebrare e tenere viva anche in questo settore una memoria storica, in un paese spesso senza memoria su tanti eventi anche più importanti, ma nel quale va ricordato anche il grande contributo culturale che ha dato alla musica la scena indipendente italiana in questi 50 anni e che meriterebbe anche di essere celebrata con una puntata speciale tv della Rai”. “I risultati – ha continuato Sangiorgi – sono interessanti anche per vedere quali artisti sono percepiti come indipendenti, visto che in una fase di grandi cambiamenti come questa crediamo sia necessario un dibattito che ricollochi il termine e magari lo superi anche con altre definizioni. È stata infatti lasciata totale libertà ai giurati, tanto che sono stati conteggiati voti anche per artisti che hanno avuto una carriera in gran parte con major, ma i cui primi dischi sono stati incisi per indipendenti, per rendere merito a chi ha creduto subito nel talento di un artista ed ha anche investito su di lui. Il Mei ha però scelto di non convalidare purtroppo il voto per artisti che hanno inciso sempre per major, pur comprendendo che sono stati votati per la loro attitudine indie, così come sono stati conteggiati i voti per realtà pubblicate dalle major ma nate da esperienze indipendenti di grande forza, così come si è deciso di conteggiare nei gruppi di appartenenza i voti giunti per singoli componenti”. (Fonte: Audioocoop)

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