Recensione: The Monsters – The Jungle Noise Recordings (2016)

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Nel 1994, con l’ingresso in formazione di Robert Butler (già bassista per Untold Fables e Miracle Workers) e la fuoriuscita del chitarrista solista, i Monsters si “solidificano” in una rocciosa massa trivalente di garage punk, raddrizzando il tiro rockabilly dei primi due dischi. Le prime testimonianze di questo nuovo assetto sono delle home-recordings pubblicate l’anno seguente su un’etichetta tedesca chiamata Jungle Noise. Quel dieci pollici, ormai irreperibile, viene adesso nuovamente messo in circolazione per l’etichetta del Reverendo Beat-Man assieme ad altri brani dello stesso biennio. Robaccia per zombie e chirotteri. Stomp malfermi che avanzano su una stampella cercando di raggiungere i fantasmi di Screaming Lord Sutch e Kip Tyler. Riuscendoci. Jungle Noise, Rock Around the Tombstone, Psych-Out with Me, le cover di Searching e di Lonesome Town, Mummie Fucker Blues e il loro campionario di ululati, versacci di primati, rumori di giungla e di ferraglia, distorsioni fuzz e tamburi di latta sono qui a provarlo. (Franco Dimauro)



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