"A Higher Frequency" non è solo un disco funk: è un’esplorazione spirituale, un rito collettivo, un manifesto di libertà artistica che dimostra che la musica analogica, suonata dal vivo, ha ancora un potere magico. I Mighty Mocambos non sono semplicemente tornati, mirano dritti al cielo!
The Mighty Mocambos (press photo)
Da oltre 15 anni i Mighty Mocambos sono una forza inarrestabile del funk — e con il nuovo album A Higher Frequency, il loro sesto disco in studio, dimostrano che non hanno alcuna intenzione di abbassare il tiro, anzi, puntano sempre più in alto!
Nel nuovo album il collettivo di Amburgo si spinge oltre i confini del deep funk tradizionale, intraprendendo un viaggio sonoro nuovo, spirituale, viscerale. Accompagnati da due storici collaboratori — Daniel Kimaz al flauto e Guillaume Méténier che scolpisce magie sonore su un pianoforte Bösendörfer e un organo Hammond — i Mighty Mocambos si sono chiusi per una settimana nell’iconico MPS Studio nella Foresta Nera, registrando interamente live su nastro analogico un disco che cattura l’energia, l’urgenza e la complicità di una formazione in stato di grazia.
Il risultato è una raccolta di dieci brani vibranti, in cui groove spezzati, atmosfere soul-jazz, tocchi cinematici e strumentazione vintage si fondono in un sound unico e arioso. La ‘frequenza più alta’ evocata dal titolo non è soltanto un richiamo alla qualità audio e senza tempo ottenuta grazie a strumentazione anni ’60: è una metafora di uno stato mentale collettivo, un’onda che unisce musicisti e ascoltatori in un’esperienza comune, elevata.
Dall’apertura esplosiva di Open The Gate, con i suoi fiati drammatici e i breakbeat d’impatto, al soul jazz latineggiante di Get Loose, le ispirazioni anni 60 di Sweet Company, le influenze afrobeat di Sparks Of Joy, o l’esotica Phantom Power in cui la fa da protagonista un pin elettrico thailandese, in un omaggio sottile alla tradizione delle incisioni world music dello Studio MPS, le strumentali che compongono la maggior parte del disco sono vibranti e imprevedibili.
Ma trovano spazio anche 3 brani cantati; Spinning, dove la voce dell’inglese Nichola Richards si snoda tra fiati cinematici da spaghetti western e flauti psichedelici, Back And Better dove ritroviamo di nuovo Richards su una base midtempo incisiva ma al contempo leggermente malinconica, e infine Can’t Stop The Fire a cui presta le corde vocali l’americano Carlton Jumel Smith che accende l’arrangiamento con tutta la potenza del soul newyorkese.
A Higher Frequency non è solo un disco funk: è un’esplorazione spirituale, un rito collettivo, un manifesto di libertà artistica che dimostra che la musica analogica, suonata dal vivo, ha ancora un potere magico. The Mighty Mocambos non sono semplicemente tornati — mirano dritti al cielo! (Adaja Inira)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 2 Luglio 2025