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Will Paquin con l’album di debutto Hahaha

Will Paquin rompe il silenzio con Hahaha, il primo album in uscita il 12 settembre 2025. Dopo il successo virale di Chandelier, l’artista di Boston presenta un disco autoprodotto che unisce psichedelia, indie-rock e caos creativo. In arrivo anche due date in Italia: Milano e Bologna.

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Dopo anni di scrittura in solitudine e pubblicazioni sporadiche, Will Paquin rompe il silenzio con Hahaha, il suo primo album ufficiale in uscita il 12 settembre. Un progetto che segna un nuovo inizio per l’artista indie-rock di Boston, già noto per il successo virale del 2020 con Chandelier.

Un percorso lontano dai riflettori

Fino a oggi, Paquin ha coltivato il suo processo creativo lontano dai riflettori, preferendo ambienti intimi e personali come camere da letto e sedili posteriori. Anche dopo il boom di Chandelier – brano glitch-pop certificato disco d’oro con oltre 200 milioni di ascolti su Spotify – ha scelto la riservatezza, limitandosi a pochi singoli e due EP nel corso di cinque anni.

Hahaha: il suono di una porta che si apre

Il debutto sulla lunga distanza, Hahaha, rappresenta un cambiamento radicale. Interamente autoprodotto e frutto della collaborazione con William Levin, il disco è una dichiarazione d’intenti: grezzo, rumoroso, caotico ma vivo. È un album che si nutre di contrasti emotivi e tensioni sonore, in cui convivono potenziali hit indie-rock e momenti più introspettivi.

Tra i brani già pubblicati spiccano I Work So Hard, costruito su una bozza nata ai tempi delle scuole medie, e la title track Hahaha, pubblicata lo scorso mese. Il primo è un inno al cambiamento e alla produttività post-rottura, mentre il secondo è una vera e propria esplosione sonora, perfettamente in linea con il tono generale dell’album.

Influenze e collaborazioni

Il sound di Hahaha riflette una vasta gamma di influenze. Le melodie stratificate dei Beatles si intrecciano con l’urgenza ruvida dei Thee Oh Sees e di Ty Segall. Le sperimentazioni più recenti includono riferimenti a The Magic dei Deerhoof, al radicalismo dei Can e alla psichedelia pop dei Flaming Lips di Transmissions from the Satellite Heart. La produzione del disco è stata curata da Paquin e Levin, con il mix di Nathan Boddy (già al lavoro con James Blake e Nilüfer Yanya) e il mastering affidato a Mike Bozzi (già collaboratore di Kendrick Lamar e SZA).

Una risata condivisa

Il titolo Hahaha non è casuale: il disco è una celebrazione dell’energia collettiva, del caos vitale, di una risata che nasce solo quando si è davvero presenti, anche nel disordine emotivo. È rock viscerale e psichedelico, pensato per essere suonato ad alto volume, quasi un manifesto contro la riservatezza degli esordi.

I concerti in Italia

Will Paquin presenterà il nuovo album anche dal vivo. L’artista sarà in Italia a novembre per due date:

  • 21 novembre – Milano, Arci Bellezza
  • 22 novembre – Bologna, Covo

Un nome ormai consolidato

Con numeri da record e una notorietà crescente nel circuito indie, Paquin si è già affermato come una delle voci più originali della scena contemporanea. Hahaha arriva come la naturale evoluzione di un percorso iniziato in sordina, ma destinato a lasciare il segno. (La redazione)


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