Scopri la playlist perfetta che riscalda l'anima e l'autunno: soul, funk, jazz e soft rock. Da Lance Ferguson a Mondo Freaks, Angels Of Libra e Carwyn Ellis, un viaggio sonoro che trasforma la malinconia autunnale in groove, calore e melodie indimenticabili, tra vinili anni ’70 e atmosfere moderne.
Playlist inverno (musicletter.it)
Mentre novembre ci avvolge con il suo vento frizzante e il profumo di vinile anni ’70, questa playlist curata dalla nostra Adaja Inira è un invito a riscaldare l’anima. Da Lance Ferguson con la sua reinterpretazione soul-funk di My Future di Billie Eilish, fino ai groove elettrici di Mondo Freaks e Carwyn Ellis, ogni traccia è una carezza sonora che trasforma la malinconia autunnale in un viaggio tra jazz, soul, boogie e soft rock, perfetto per chi ama la musica che parla al cuore prima ancora che alle orecchie. Buon ascolto. (La redazione)
Mentre ci infiliamo il primo maglione della stagione e facciamo finta di amare la malinconia di novembre, arriva Lance Ferguson – sì, quello di The Bamboos, il tipo che probabilmente ha più progetti musicali che paia di calzini – con una reinterpretazione di My Future di Billie Eilish che profuma di vinile anni ’70 e luci soffuse da club jazz. Con la voce vellutata (e decisamente non timida) di Rita Satch, il brano prende la ballata introspettiva di Billie e la trasforma in una piccola sauna soul-funk: calda, intima e avvolgente. È il terzo assaggio del suo Rare Groove Spectrum Vol. 3, in uscita il 21 novembre — giusto in tempo per accompagnarci mentre ci chiediamo dove sia finita l’estate e perché continuiamo a bere spritz anche con il cappotto addosso. (Adaja Inira)
Tra un sorso di tè caldo e l’inesorabile accorciarsi delle giornate (sì, l’inverno ci fa già l’occhiolino), Pumped! degli australiani Mondo Freaks arriva come una scarica di groove per sollevare il morale. Un gioiello di boogie-funk dal sapore vintage, dieci elementi in sala che riscoprono il sound di fine anni ’70 / inizio ’80 con strumenti veri e sudore reale. Il riff ti prende alle prime note e subito pensi: “Ok, posso tranquillamente ignorare il fatto che dovrò accendere il riscaldamento a breve”. C’è dentro quell’energia sfrontata e un po’ sexy che fa venire in mente Rick James e fa desiderare di avere una giacca di pelle rossa e una disco ball in salotto. (Adaja Inira)
In quel periodo dell’anno in cui l’aria si fa più frizzante, le giornate più imprevedibili, e ogni giorno ci si ritrova a dubitare di tutte le decisioni sartoriali prese prima di uscire, Put Your Love On Me degli Angels Of Libra feat. Nathan Johnston fornisce una solida certezza. Potrai anche aver sottovalutato il vento ghiacciato che deride il tuo giacchino alla moda, ma con questo irresistibile ritmo retro soul è un attimo scaldarsi. L’ennesima uscita vincente della band di Amburgo, che a gennaio ci farà dimenticare vento e brividi con l’atteso nuovo album. (Adaja Inira)
Smith & Liddle sono due ragazzi britannici che non sono mai stati in California, ma con Eyes On Me ti fanno sentire come se stessi guidando una Cadillac sulla west coast negli anni ’70… solo che fuori piove, fa freddo e l’autunno ti sbatte in faccia la realtà. Le loro armonie morbide e quel soft rock un po’ nostalgico sono il rifugio perfetto per chi sogna Palm Springs ma si trova sulla Fi-Pi-Li. Malinconia ma con stile, nostalgia senza polvere e un invito sottile a chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare verso strade infinite e climi più miti. (Adaja Inira)
MT Jones con Gentle Reminder ti prende per mano e ti trascina in un autunno urbano sospeso tra luci calde, strade silenziose e angoli di città che sembrano raccontare storie di amore lontano, il tutto avvolto da un soul che sa di vintage ma parla perfettamente al presente. Estratto dal suo album di debutto in arrivo nel 2026 Joy, il brano è un biglietto d’amore sonoro scritto in tour negli Stati Uniti: un promemoria gentile che qualcuno ti pensa, anche quando sei lontano, e non è solo il gatto che si preoccupa se torni a casa prima che la sua ciotola sia vuota. (Adaja Inira)
Ah, l’autunno: stagione di introspezione, plaid, e playlist che suonano come se la malinconia avesse un abbonamento premium a Spotify. E proprio qui arriva Two Moons, il nuovo singolo di Bei Bei, artista cinese virtuosa dello strumento tradizionale guzheng con più secoli di storia sulle corde che la maggior parte di noi ha di esperienza su Tinder. Prodotto dal londinese Paul Elliott, che fornisce la base su cui Bei Bei tesse poi le sue note di guzheng, questa è musica che fa da ponte elegante tra le dinastie Tang e la scena elettronica di Shoreditch, e getta delle ottime basi per l’uscita dell’album omonimo a Febbraio. (Adaja Inira)
Così però non vale. Noi a rabbrividire con i primi freddi di Autunno, e il musicista gallese Carwyn Ellis che con il suo collettivo multinazionale Rio 18 pubblica il singolo e video Tonnau Ar Tonnau (traducibile come ‘Onde Su Onde’), un cocktail tropicale che fonde testi in gallese cantati da Miriam Isaac con groove brasilero anni 70. E come se non bastasse, questo singolo è il primo estratto del nuovo album Haf, che significa ‘estate’, ma invece uscirà a Febbraio, il mese notoriamente più freddo dell’anno. Se non vi basta questo per andare in dissonanza cognitiva, sappiate che c’è pure il basso originale di Paulo César Barros, direttamente dal classico Onda di Cassiano, come se Ellis avesse deciso di riscaldarci con un colpo di samba gallese. Una provocazione sonora che ci ricorda che, dopotutto, l’estate è uno stato mentale. (Adaja Inira)
Altro che copertina e tisana: per sciogliere gli animi ghiacciati di novembre serve un incendio vero, e Wildfire di Moods & August Charles arriva puntuale con la miccia accesa. È un soul elettronico che pulsa sotto la pelle, un calore che non fa rumore ma resta, come brace sotto la cenere. Tra groove morbidi e la voce magnetica di August, il pezzo non si limita a scaldare l’atmosfera, la incendia con stile, ricordandoci che certe fiamme non bruciano, illuminano. (Adaja Inira)
Chiudere questa playlist è come spegnere le luci in un club vintage: restano solo vibrazioni calde e memorie sonore. Tra armonie nostalgiche, groove incandescenti e melodie che attraversano culture e decenni, ogni brano è un piccolo promemoria che anche nei giorni più freddi, la musica sa accendere emozioni e illuminare strade interiori. Un invito a lasciarsi trasportare, a sognare e, soprattutto, a non smettere mai di ascoltare la buona musica. (La redazione)
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