Il figlio di Lucio Battisti non vuole che le canzoni di suo padre vadano all’asta | News

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Il figlio di Lucio Battisti è intenzionato a difendere le opere musicali di suo padre che, dopo la sentenza del Tribunale di Milano del luglio 2016, sono state messe all’asta dai liquidatori.

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa Parole e Dintorni il seguente comunicato stampa:

Luca Battisti, figlio di Lucio Battisti, è determinato a difendere con le unghie e con i denti le opere musicali di suo padre. Dopo la sentenza del Tribunale di Milano del luglio 2016 che ha condannato la Edizioni Musicali Acqua Azzurra S.r.l. a pagare a Mogol la somma di 2,8 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno, per essersi resa inadempiente ai contratti di edizione musicale sottoscritti dal noto paroliere insieme a Lucio Battisti, la società è stata messa in liquidazione e adesso le opere musicali di Lucio Battisti – da “Emozioni” a “Mi ritorni in mente”; da “Acqua azzurra, acqua chiara” a “I giardini di marzo”; da “Dieci ragazze” a “Il mio canto libero” – sono state messe all’asta dai liquidatori. Il catalogo editoriale della Edizioni Musicali Acqua Azzurra S.r.l. fa gola a molti. In questi mesi, le principali publishing operanti sul mercato italiano – a partire dalla Sugarmusic S.r.l. di Caterina Caselli, passando per la Universal Music Publishing Ricordi S.r.l., la Emi Music Publishing Italia S.r.l., la Sony Publishing Italy S.r.l. e la Edizioni Curci S.r.l. – si sono già fatte avanti nel tentativo di accaparrarsi uno dei cataloghi editoriali più preziosi in circolazione, facendo pervenire ai liquidatori delle manifestazioni di interesse all’acquisto delle opere musicali di Lucio Battisti. “La legge sul diritto d’autore – spiega l’avvocato Simone Veneziano, legale di Luca Battisti – prevede che nelle composizioni musicali con parole l’esercizio dei diritti di utilizzazione economica spetta all’autore della parte musicale. Nelle opere musicali frutto del sodalizio artistico tra Mogol e Lucio Battisti l’esercizio dei diritti di utilizzazione economica spetta dunque a Lucio Battisti e, dopo la sua morte, ai suoi eredi. Ne discende che, in caso di accoglimento della domanda giudiziale di Luca Battisti di risoluzione dei contratti di edizione musicale sottoscritti da Mogol e Lucio Battisti per inadempimento della Edizioni Musicali Acqua Azzurra S.r.l. – accoglimento da ritenersi altamente probabile, essendo l’inadempimento di quei contratti già stato accertato dal Tribunale di Milano – la gestione delle opere musicali di Lucio Battisti tornerebbe saldamente nelle mani dei suoi eredi”. Intanto, in attesa che il giudice si pronunci, Luca Battisti ha diffidato i liquidatori ad astenersi dal disporre in favore di chiunque del catalogo editoriale della Edizioni Musicali Acqua Azzurra S.r.l. Il sipario sulle opere musicali di Lucio Battisti non è ancora calato.

Ufficio stampa Parole e dintorni

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