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Pirateria TV e “pezzotto”, pene più severe: multe e carcere fino a 1 anno

Approvati emendamenti che inaspriscono le pene contro la pirateria TV. Fino a 1 anno di carcere per chi non denuncia attività illecite e nuove regole per fornitori di servizi VPN e DNS.

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Secondo quanto diffuso dai principali organi di stampa italiani, sono stati approvati due emendamenti dalle commissioni di Bilancio e Finanze del Senato contro la pirateria televisiva e l’uso del “pezzotto”, che prevedono pene fino a un anno di carcere non solo per chi fruisce di contenuti illeciti, ma anche per chi non denuncia tali attività.

Cos’è il pezzotto

Il “pezzotto” è un decoder “piratato” che consente l’accesso ai programmi di tv a pagamento come Sky, Netflix, Dazn e altre ancora. Il suo utilizzo è illegale e comporta sanzioni severe e perfino la reclusione.

Multe e obblighi più stringenti

Le nuove norme includono multe automatiche e obblighi più stringenti per fornitori di servizi come VPN e DNS. Il governo adotta una linea di “tolleranza zero“, con la disabilitazione dei contenuti illeciti entro 30 minuti dalla notifica, coinvolgendo anche motori di ricerca, CDN e hosting provider. (La redazione)


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