Il 7 novembre 2025 Steve Gunn torna con Daylight Daylight, il suo settimo album in studio e il primo per No Quarter. Anticipato dal singolo Nearly There, il disco nasce dalla collaborazione con James Elkington e ospita arrangiamenti per archi e fiati, mantenendo un approccio intimo e sperimentale.
Steve Gunn (ph. NC Hernandez)
Steve Gunn pubblicherà il suo nuovo lavoro discografico Daylight Daylight il 7 novembre 2025 per l’etichetta canadese No Quarter. L’uscita segna il ritorno dell’artista dopo quattro anni di silenzio discografico, accompagnata dall’anteprima del brano Nearly There.
Steve Gunn è da oltre un decennio una delle figure più interessanti del rock chitarristico americano. La sua capacità di mescolare folk, psichedelia e scrittura d’autore gli ha permesso di distinguersi come uno degli sperimentatori più apprezzati della scena contemporanea. Daylight Daylight rappresenta il settimo album in studio del chitarrista originario della Pennsylvania e inaugura la sua collaborazione con No Quarter, etichetta indipendente specializzata in suoni folk e psichedelici.
Per questo disco Steve Gunn ha scelto un processo diverso rispetto ai suoi lavori precedenti. Invece di affidarsi a una band completa, ha deciso di collaborare principalmente con il produttore James Elkington, già coinvolto nel 2019 per The Unseen In Between. L’intenzione era quella di catturare l’intimità del gesto creativo e allo stesso tempo costruire un paesaggio sonoro ampio e immersivo.
James Elkington, noto come chitarrista e arrangiatore, ha contribuito con orchestrazioni per archi e fiati ispirate a riferimenti condivisi nel tempo, tra cui Mark Hollis, Ennio Morricone, The Fall e Basil Kirchin. Il processo ha preso forma attraverso uno scambio costante: Gunn registrava bozze soliste, mentre Elkington elaborava gli arrangiamenti. Le registrazioni principali si sono svolte ai Nada Studios di Chicago, con l’aggiunta di dettagli sonori come synth discreti, sovraincisioni di chitarra e linee percussive minimali.
Al progetto hanno partecipato anche Macie Stewart (violini e viola), Ben Whiteley (violoncelli), Nick Macri (contrabbasso) e Hunter Diamond (fiati), contribuendo a costruire una tavolozza sonora ricca ma sempre fedele alla visione essenziale del disco.
Con Daylight Daylight, Steve Gunn inaugura una nuova fase della sua carriera, mantenendo intatta la sua capacità di sperimentare e rinnovarsi. L’album promette di essere un’opera intima ma al contempo corale, capace di consolidare ulteriormente la reputazione di Gunn come uno dei più autorevoli chitarristi e compositori della sua generazione. (La redazione)
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