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Addio a Robert Redford: vita, cinema e attivismo del grande attore e regista statunitense

Robert Redford, icona del cinema americano, è morto a 89 anni. Attore, regista e produttore, fondò il Sundance Institute e il Sundance Film Festival. La sua carriera e il suo impegno per l’ambiente e il cinema indipendente lo rendono una figura leggendaria e influente.

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Charles Robert Redford Jr. (Santa Monica, 18 agosto 1936 – Provo, 16 settembre 2025) è stato un attore, regista e produttore cinematografico statunitense di fama mondiale. La sua carriera ha attraversato decenni di cinema, dalla recitazione alla regia, influenzando la cultura e il cinema indipendente. Oltre al lavoro sul grande schermo, Redford ha lasciato un’impronta significativa nel mondo del cinema indipendente e nell’attivismo ambientale.

Gli inizi nel cinema

Robert Redford debuttò nel 1962 con Caccia di guerra di Denis Sanders. Nei primi anni interpretò ruoli in Situazione disperata ma non seria (1965) di Gottfried Reinhardt e in Lo strano mondo di Daisy Clover (1965) di Robert Mulligan, con Natalie Wood, che gli valse un Golden Globe come miglior attore debuttante. Nel 1966 recitò in La caccia di Arthur Penn con Marlon Brando e Jane Fonda e in Questa ragazza è di tutti, iniziando la collaborazione con Sydney Pollack. Il successo internazionale arrivò con Butch Cassidy (1969) accanto a Paul Newman, consolidando la sua fama.

Anni settanta: successi e riconoscimenti

Negli anni settanta Redford partecipò a film di grande impatto come Corvo rosso non avrai il mio scalpo! (1972) e Il candidato (1972). Nel 1973 ottenne notorietà mondiale con Come eravamo, ancora diretto da Pollack, e con La stangata, in coppia con Newman, ricevendo la sua prima candidatura agli Oscar come miglior attore protagonista. Negli anni successivi recitò in Il grande Gatsby (1974), I tre giorni del Condor (1975) e Tutti gli uomini del presidente (1976), film che rafforzarono il suo ruolo di interprete di riferimento nel cinema americano.

Da attore a regista

Come regista, Redford ottenne notevole successo con Gente comune (1980), vincendo l’Oscar come miglior regista. Successivamente diresse Milagro, In mezzo scorre il fiume (1992) e Quiz Show (1994), che gli valsero la seconda candidatura agli Oscar. Tra i film da regista si annoverano anche L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998), La leggenda di Bagger Vance (2000), Leoni per agnelli (2007) e La regola del silenzio – The Company You Keep (2012). Come attore, nel 2014 interpretò Alexander Pierce in Captain America: The Winter Soldier e riprese il ruolo in Avengers: Endgame (2019). Nel 2016 annunciò il ritiro dalle scene, concentrandosi solo sulla regia.

Il Sundance Institute e il Festival

Nel 1981 Redford fondò, insieme a Sydney Pollack, il Sundance Institute nelle sue proprietà nello Utah. L’istituto sovvenzionava nuove promesse del cinema, offrendo supporto tecnico, professionale e consulenza. Collegato all’istituto, il Sundance Film Festival scoprì registi come Quentin Tarantino, Kevin Smith, Robert Rodriguez, Jim Jarmusch, Darren Aronofsky, Christopher Nolan e James Wan, diventando un punto di riferimento per il cinema indipendente mondiale.

Attivismo e impegno civile

Redford si impegnò per la protezione ambientale e per la conservazione marina. Nel 1977 scrisse The Outlaw Trail, denunciando l’espansione statunitense verso ovest. Lottò contro la costruzione di centrali elettriche nello Utah e partecipò a campagne del Natural Resources Defense Council per la riduzione delle emissioni di gas serra. Supportò Sea Shepherd, producendo la serie Ocean Warriors, e contribuì alla sensibilizzazione sul riscaldamento globale tramite il suo blog.

Vita privata

Redford si sposò nel 1958 con Lola Van Wagenen, con cui ebbe un figlio, Scott, morto pochi mesi dopo. Ebbe altri tre figli: Shauna, James e Amy. Dopo il divorzio nel 1985, nel 2009 sposò l’artista tedesca Sibylle Szaggars. Sostenitore storico del Partito Democratico, si interessò maggiormente alla politica locale negli ultimi anni della sua vita.

Morte e ricordo

Robert Redford è morto il 16 settembre 2025 nella sua casa in Utah, all’età di 89 anni. Il decesso è avvenuto nel sonno. La sua eredità artistica, culturale e ambientale rimane un punto di riferimento per il cinema mondiale e per l’impegno civile. (La redazione)

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