Anna von Hausswolff torna con Iconoclasts, sesto album in studio pubblicato da Year0001. Con collaborazioni di Iggy Pop, Ethel Cain e Abul Mogard, l’artista svedese propone un viaggio sonoro tra sacro e profano, confermandosi tra le voci più originali della musica contemporanea.
Anna von Hausswolff (press photo)
Il nuovo album Iconoclasts segna il ritorno della musicista svedese Anna von Hausswolff, una delle figure più distintive della scena sperimentale contemporanea. Pubblicato il 31 ottobre 2025 dall’etichetta svedese Year0001 e prodotto insieme al collaboratore di lunga data Filip Leyman, il disco conferma la forza visionaria e la profondità sonora dell’artista.
L’annuncio di Iconoclasts è arrivato il 21 agosto 2025, accompagnato dal doppio singolo Stardust e The Whole Woman, quest’ultimo in collaborazione con Iggy Pop. L’album, che si sviluppa su dodici tracce per una durata complessiva di oltre settantadue minuti, presenta un intreccio di collaborazioni prestigiose con Ethel Cain, Abul Mogard e Maria von Hausswolff, sorella della musicista. Le uscite progressive dei singoli hanno scandito l’attesa: Facing Atlas il 18 settembre, Struggle with the Beast il 16 ottobre e Aging Young Women – con Ethel Cain – il 29 ottobre. Questi brani hanno anticipato un disco complesso, che combina la solennità dell’organo a sonorità elettroniche e sperimentali.
Al momento della pubblicazione, Iconoclasts ha ottenuto un’accoglienza estremamente positiva dalla critica internazionale. Su Metacritic, il disco ha registrato una media di 93 punti, indice di un consenso pressoché unanime. Le recensioni hanno evidenziato la capacità di Anna von Hausswolff di fondere elementi sacri e profani, restando fedele a uno stile personale in cui l’organo diventa veicolo di tensione e spiritualità. Ogni traccia contribuisce a un racconto sonoro che alterna introspezione e potenza emotiva, dal brano iniziale The Beast al conclusivo Rising Legends. Tra i momenti più intensi spiccano The Iconoclast, lunga suite di oltre undici minuti, e An Ocean of Time, arricchita dal contributo di Abul Mogard.
Anna von Hausswolff, nata nel 1986, è una compositrice, cantante e organista svedese nota per il suo approccio gotico e atmosferico. Sin dagli esordi con l’album Singing from the Grave, ha costruito una carriera segnata da esplorazioni sonore e collaborazioni di rilievo.
Nel corso degli anni ha pubblicato lavori come Ceremony, Dead Magic e All Thoughts Fly, mantenendo una coerenza stilistica che trova in Iconoclasts una nuova maturità. La sua musica, spesso legata all’uso del grande organo a canne, è caratterizzata da un equilibrio tra intensità vocale e ricerca timbrica, qualità che la rendono una voce unica nel panorama contemporaneo.
Con Iconoclasts, Anna von Hausswolff offre un’opera maestosa e spirituale, capace di fondere la sua tradizione sonora con una visione più ampia e universale. L’album rappresenta una sintesi della sua evoluzione artistica, un dialogo costante tra potenza, fragilità e trascendenza. In un panorama musicale spesso uniforme, questo lavoro conferma la sua capacità di superare i confini tra genere, spiritualità e sperimentazione. (La redazione)
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