Un percorso che esplora la musica come forma d'arte connessa alle grandi rivoluzioni artistiche, culturali e sociali, dal 1900 fino ai giorni nostri.
Kraftwerk (Kraftwerk, @Miroslav Bolek, North Rhine-Westphalia Art Collection, Düsseldorf, 2013, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons)
Dall’impressionismo di Debussy alle rivoluzioni elettroniche contemporanee, Institution School presenta un nuovo corso in otto lezioni dedicato alla musica del Novecento e oltre, esplorata come linguaggio artistico in costante evoluzione. Tenuto da critici, musicologi ed esperti di grande esperienza, il percorso offre una visione ampia e interdisciplinare dell’evoluzione musicale, dalle avanguardie alle contaminazioni più recenti, fino all’hip hop e alle estetiche digitali. Le lezioni si svolgeranno dal 1 dicembre 2025 al 16 febbraio 2026, online in streaming e disponibili on-demand. Le iscrizioni sono ora aperte su Eventbrite.
Il corso affronterà la musica come linguaggio artistico fondamentale, strettamente intrecciato con le arti visive, la poesia (si pensi al cantautorato italiano e americano degli anni Sessanta), la filosofia (Cage e le sue sperimentazioni sul concetto di spazio e tempo) e la danza (la collaborazione di Stravinskij con Djagilev e i Balletti russi), che nel Novecento hanno vissuto trasformazioni decisive, plasmando il panorama culturale di oggi.
Come sottolinea Felice Liperi – docente protagonista di due lezioni del corso – la musica, intesa nella sua evoluzione, è un continuum: i generi nascono da sperimentazioni precedenti, rielaborandone le eredità tra continuità e rottura. In questo senso, un album come Random Access Memories dei Daft Punk può diventare il simbolo di un territorio culturale che, attraverso la contaminazione dei linguaggi, costruisce un messaggio profondamente ibrido, in dialogo con il reggae, l’elettronica, il trip hop di Bristol e le ibridità mediterranee di gruppi come gli Almamegretta.
Il corso si compone in 8 lezioni, attraverso le quali si esploreranno le tappe più iconiche della musica contemporanea, dall’impressionismo di Debussy e Ravel alla potenza ritmica di Bartók e Stravinskij; dal ritmo jazz di Ellington, Parker, Davis e Coltrane alle influenze della filosofia orientale in John Cage.
Verranno raccontate le band che hanno rivoluzionato la musica: dall’esplosione rock dei Beatles e Rolling Stones alle visioni psichedeliche dei Pink Floyd, fino al battito meccanico dei Kraftwerk; dal progressive di Genesis e King Crimson alle ribellioni punk dei Sex Pistols e The Clash, fino alle poetiche urbane dell’hip hop e rap con Public Enemy, Tupac e Nas.
Le ultime lezioni approfondiranno il minimalismo di La Monte Young, Reich e Glass, l’ambient di Brian Eno e le sperimentazioni che fondono paesaggi sonori, elettronica e glitch di Jon Hopkins, Sigur Rós, múm e Radiohead.
I grandi docenti, critici musicali ed esperti coinvolti sono: Andrea Penna, conduttore del programma “Radio3 Suite” e giornalista per la Repubblica e il Manifesto; Barbara Tartari, giornalista musicale e conduttrice radiofonica per Rete Due, Radio della Svizzera italiana; Luca Damiani, scrittore, critico musicale e conduttore radiofonico, già consulente musicale per “Passepartout”, programma di Philippe Daverio; Felice Liperi, storico della canzone italiana, conduttore e curatore di trasmissioni radiofoniche come “Stereonotte”, “Fahrenheit” e “Sei gradi”, da oltre trent’anni critico musicale per la Repubblica; David Benini, direttore d’orchestra ed esperto di improvvisazione in ambito classico e jazz; Fabio De Luca, già vicedirettore di Rolling Stone Italia, oggi conduttore radiofonico di “The Tuesday Tapes” e dj; e Arturo Stalteri, pianista, compositore e conduttore dei programmi “Primo movimento”, “Il Concerto del Mattino” e “Qui comincia” di Rai Radio 3, in passato collaboratore di Franco Battiato nel suo primo programma televisivo “Bitte, keine Réclame” e nel film “Musikanten” (Festival del cinema di Venezia 2005).
Lunedì, dal 1 dicembre 2025 al 16 febbraio 2026 – orario: 18:00-20:00 (CET)
• 1 dic 2025 | Andrea Penna – Dalla tonalità alla libertà: impressionismo, folklore e nuove armonie (1900–1920)
• 15 dic 2025 | Barbara Tartari – Avanguardie e rivoluzioni sonore: futurismo, espressionismo e dodecafonia (1910–1935)
• 12 gen 2026 | Luca Damiani – Jazz e identità: eredità afroamericana e dialogo con l’Europa (1920–1960)
• 19 gen 2026 | Felice Liperi – Canzone e società: poesia, voce e cultura popolare (1930–1980)
• 26 gen 2026 | David Benini – Scienza, struttura e alea: dalla musica concreta a Cage e all’avanguardia europea (1945–1975)
• 2 feb 2026 | Felice Liperi – Dal rock’n’roll al progressive: rivoluzione elettrica e sinfonie pop (1950–1980)
• 9 feb 2026 | Fabio De Luca – Punk, industrial, hip hop: rumore, ribellione e linguaggio urbano (1975–2000)
• 16 feb 2026 | Arturo Stalteri – Dal minimalismo al digitale: paesaggi sonori ed ecologie musicali (1965–2025)
Institution è una giovane startup di respiro internazionale che si distingue per il suo impegno nella ricerca, nello sviluppo e nella promozione di nuovi modelli culturali. Con un approccio innovativo e multidisciplinare, Institution School offre una vasta scelta di corsi e lezioni che spaziano dall’arte contemporanea al design, alla musica e molto altro. I programmi sono pensati per soddisfare le esigenze di un pubblico ampio, ma anche di professionisti e specialisti come artisti, curatori e ricercatori. L’obiettivo principale è di fornire agli iscritti gli strumenti fondamentali per orientarsi nel mondo dell’arte, consentendo loro di crescere e approfondire i propri interessi in modo mirato e stimolante.
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