Secondo il Guinness World Records la Bibbia è il libro più venduto di sempre. Un’analisi della sua diffusione: dalle rarissime copie manoscritte medievali alla rivoluzione della stampa con Gutenberg, fino al ruolo delle Bible Societies e alla produzione contemporanea, oggi stimata in circa 80 milioni di copie l’anno.
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La Bibbia è considerata dal Guinness World Records il libro più venduto di tutti i tempi. La sua diffusione globale ha radici lontane e segue l’evoluzione delle tecnologie di stampa, delle organizzazioni religiose e dei livelli di alfabetizzazione. Il seguente articolo ripercorre i dati disponibili e le principali tappe storiche della sua produzione.
Per molti secoli, prima dell’invenzione della stampa, le copie della Bibbia erano poche e difficili da reperire. Nonostante fosse l’opera più comune nel mondo cristiano, la riproduzione manuale richiedeva un notevole investimento di tempo e risorse. Di conseguenza, le edizioni complete erano rare e molto preziose.
Il panorama cambiò radicalmente con lo sviluppo della stampa a metà del Quattrocento. Dopo la Bibbia di Gutenberg del 1454, in appena cinquant’anni i tipografi europei produssero circa 15 milioni di libri, in gran parte Bibbie. Con il miglioramento delle tecniche tipografiche e l’aumento dell’alfabetizzazione, anche la produzione biblica crebbe costantemente. Intorno al 1815 si stima che fossero state stampate circa 1,3 miliardi di copie.
Un passaggio significativo avviene all’inizio dell’Ottocento, quando nascono le prime Bible Societies. Queste organizzazioni ordinarono milioni di copie, destinate però alla distribuzione gratuita o alla vendita al prezzo di costo, inserendole nelle loro attività missionarie. Secondo uno studio della British and Foreign Bible Society, fondata nel 1804, tra il 1815 e il 1975 furono stampate circa 2,458 miliardi di Bibbie.
Combinando i dati storici con le stime annuali delle United Bible Societies, il totale delle copie stampate nel corso dei secoli sarebbe compreso tra 5 e 7 miliardi. Nel XXI secolo il ritmo di produzione rimane elevato: si calcola che vengano stampate ogni anno circa 80 milioni di Bibbie.
La storia della Bibbia mostra come la diffusione di un testo possa essere influenzata da innovazioni tecnologiche, iniziative religiose e trasformazioni culturali. Pur non essendo possibile conoscere con precisione il numero totale di copie prodotte, le stime disponibili restituiscono l’immagine di un’opera che continua a essere centrale nella storia editoriale e nella vita di milioni di persone. (La redazione)
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