Nuovo album per Alessandro Fiori. Si intitola Plancton ed è il suo Kid A.

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Plancton è il mio Kid A, un disco ipnotico in cui le canzoni si lasciano trasportare dalle più profonde correnti sottomarine (salvo raramente salire a galla).” Ecco cosa dice Alessandro Fiori a proposito del suo ultimo lavoro discografico.

La natura del disco – registrato in combinazione tra supporto digitale e nastro magnetico – è frastagliata, fatta di elettronica organica e nano-particelle concrete, pure o elaborate. Le componenti elettroniche del disco – eccezion fatta per Margine (traccia germinale composta in totale autonomia) – sono state gestite insieme a FRNKBRT e Tasto Esc. Nell’impasto timbrico la principale matrice acustica è il suono di un harmonium Farfisa del ‘61.

Plancton si ricollega e riparte dallo smarrimento dei paesaggi desolati e totalitaristici di Tigre in Strada (ultima traccia di Questo Dolce Museo, Urtovox 2012) e il suo mood è piuttosto scuro, conseguenza naturale di un’immersione profonda laddove il sole fatica a rischiarare. Viene meno la fiducia nella specie umana: l’opera suggerisce la reiterazione del dolore in una dimensione ciclica (“è un nuovo ‘15-’18?”) che ne esalta la pena.

La fine della ragione (“il sole rimane dietro” in Aaron) e la sterilizzazione degli istinti (“non c’è margine d’amore” in Margine) la fanno da padrone. Unico esempio di amore possibile nel disco è quello completamente gratuito e incondizionato di un anziano signore nei confronti della moglie ormai incapace di riconoscerlo a causa dell’Alzheimer (Ivo e Maria).

Il tema del ripescaggio dell’infanzia, spesso presente nei dischi del cantautore aretino, è secondario e compare – stavolta in toni invero grotteschi piuttosto che nostalgici – solo in Mangia! Invece Piazzale Michelangelo descrive un attentato a Firenze. Curiosa la richiesta di aiuto quasi in extremis ad etnie nomadi e perseguitate (Madonna con bambino rubato).

Non è un caso se è perenne l’incombenza della morte. Il disco è stato infatti composto dentro una forbice di tempo delimitata dal suicidio di due cari: “Ma poi se muori alla fine ti arrangi / te ne vai all’altro mondo senza neanche un passo / e gli occhi e i pensieri cavati” (Ho Paura). Il nuovo album dell’ex Mariposa sarà pubblicato il 4 novembre 2016 su etichetta Woodworm con distribuzione Audioglobe/The Orchard. (Fonte: Prom-o-rama)



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