La malinconia di «Tales of wind», il nuovo album del fisarmonicista Stefano Indino.

Affiancato dalla chitarra di Paolo Batistini e dall’amico Antonio Urso, il fisarmonicista Stefano Indino torna con un album fatto di 8 brani dalle atmosfere malinconiche che profumano di colonna sonora.

Anticipato dal singolo Recuerdo de Astor, esce Tales of wind, il nuovo album per fisarmonica e chitarra del compositore ed esecutore Stefano Indino.

«L’album è nato durante il primo lockdown del 2020, periodo in cui tutti siamo stati portati alla riflessione e ritrovati a vivere in un modo inusuale e nuovo. Quasi tutti i brani infatti, sono malinconici, volti al tempo passato, ai ricordi, alla famiglia, ma allo stesso tempo hanno anche una nota di speranza con l’augurio di una nuova rinascita e di miglioramento generale. Io sono fiducioso!».

Stefano Indino

Affiancato dalla chitarra di Paolo Batistini e dall’amico Antonio Urso (coautore dei brani Ask me again e Look at me), Indino torna con un album fatto di 8 brani dalle atmosfere malinconiche che profumano di colonna sonora.

«Non mi permetterei mai di paragonarmi ai giganti della musica mondiale, ma due immensi artisti a cui mi ispiro da sempre sono sicuramente Nino Rota ed Ennio Morricone, ma è ovvio che gli spunti si colgono da qualsiasi tipo di musica che sia passata nella nostra vita. Io ho avuto la fortuna di spaziare molto tra i vari generi musicali e questo ha fatto sì che le mie contaminazioni potessero dare frutto a queste composizioni».

Stefano Indino

Pubblicato da Aventino Music, Tales of wind è stato realizzato a distanza dai due esecutori, nei propri studi di registrazione personali, mentre mix e mastering sono a cura di Claudio Scozzafava. (La redazione)

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