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Fontana Rosa di Carwyn Ellis & Rio 18: un ponte tra le Americhe e il Galles

Carwyn Ellis & Rio 18 presentano Fontana Rosa, un album che intreccia soul latino, disco, cumbia e lingua gallese. Registrato nei Toerag Studios, è un omaggio musicale e culturale che unisce le Americhe e il Galles attraverso suoni urbani, analogici e transculturali. Un commiato che suona come una rinascita.

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Forse l’unico gruppo al mondo capace di fondere i ritmi della musica latina con la lingua gallese, Carwyn Ellis & Rio 18 presentano Fontana Rosa, un album che nel corso di 10 brani esplora varie geografie musicali come il Chicano Soul, il Nuyorican pop, la Salsoul disco, e in generale i suoni latini filtrati attraverso la lente culturale degli Stati Uniti.

Un’evoluzione transculturale

Con Fontana Rosa, vengono ampliati ulteriormente i confini musicali del progetto Rio 18, già noto per il suo approccio transculturale e radicalmente originale. Se in passato l’accento era posto su sonorità brasiliane o afro-venezuelane, questa volta lo sguardo si sposta verso il nord, nei territori musicali urbani delle comunità latinoamericane statunitensi. L’album si trasforma così in un ponte sonoro tra le Americhe, dove la tradizione incontra la sperimentazione analogica.

Il valore emotivo di uno studio leggendario

Ciò che rende Fontana Rosa così intenso, oltre alla sua qualità musicale, è il contesto emotivo in cui nasce. Si tratta infatti di uno degli ultimi album registrati nei mitici Toerag Studios di Londra, tempio dell’analogico fondato e diretto per trent’anni da Liam Watson, celebre per aver prodotto Elephant dei White Stripes. Per Ellis, Toerag non è solo uno studio, ma un luogo di formazione e ispirazione, dove ha imparato l’arte della registrazione dal vivo, su nastro, fianco a fianco con musicisti reali, senza artifizi digitali.

Cinque giorni di registrazione

Appresa la notizia della chiusura imminente del luogo, Carwyn ha deciso di celebrare la sua memoria nel modo migliore: radunando una formazione stellare per registrare in cinque giorni un’opera che fosse sia celebrazione che commiato. In studio c’erano il percussionista e cantante venezuelano Baldo Verdú, il polistrumentista e produttore americano Shawn Lee, il percussionista britannico Rupert Brown, la cantante gallese Elan Rhys – collaboratrice storica di Rio 18 – e il bassista brasiliano Kassin, noto per i suoi lavori con Jorge BenGilberto Gil e Caetano Veloso. A questi si sono uniti ospiti come il chitarrista Little Barrie, il sassofonista Jim Hunt e l’arpista colombiano Diego Laverde Rojas.

Un viaggio sonoro variegato ma coerente

Il risultato è un disco ricco, vivido, sorprendentemente coerente nella sua varietà. No More Secrets esplode con le luci della Salsoul disco, Hei Ti mescola l’attitudine punk-punk di ESG con echi hip-hop da club newyorkese, mentre HeartbreakerLovesick e Impossible si ispirano alla nuova ondata di Chicano Soul californiano. Non mancano poi tracce che mantengono un legame con le radici originali del progetto: la cumbia, il merengue e l’afro-venezuelano trovano spazio in brani come MariposaTe Adoro e La Quichimba, interpretati con passione da Baldu Verdú, mentre Elan Rhys canta in gallese sul beat brasilero di Deffro’r Dydd.

Addio e rinascita: il messaggio di Fontana Rosa

Soleggiato, danzante, malinconico ma anche pieno di gratitudine, Fontana Rosa è un album che chiude un cerchio ma ne apre molti altri. È il suono di un addio, certo, ma anche quello di una rinascita possibile. Perché finché ci saranno musicisti capaci di suonare insieme, dal vivo, con passione e curiosità, di Carwyn Ellis & Rio 18, la musica non smetterà mai di fiorire. (Adaja Inira)

✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 14 Giugno 2025