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Sixto Rodriguez: l’incredibile storia del cantautore statunitense

Sixto Rodriguez, cantautore americano dimenticato in patria ma divenuto icona in Sudafrica, ha trasformato la sua musica in un inno contro l’apartheid. Dall’oblio al documentario Searching for Sugar Man, la sua storia racconta il potere universale delle canzoni. Scomparso l'8 agosto 2023 all'età di 81 anni, l'artista resta un esempio di resilienza, talento e passione senza confini.

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La storia di Sixto Rodriguez è una delle più singolari del panorama musicale internazionale. Cantautore statunitense rimasto ai margini nel suo paese, ha trovato inaspettatamente un pubblico appassionato dall’altra parte del mondo, diventando simbolo della lotta contro l’apartheid in Sudafrica.

Origini e formazione

Sixto Díaz Rodríguez nasce il 10 luglio 1942 a Detroit, Michigan. Figlio di un immigrato messicano e di una madre con radici native americane ed europee, cresce in un contesto multiculturale che influenzerà profondamente la sua visione artistica. Le sue canzoni riflettono le difficoltà della classe operaia e i temi legati all’ingiustizia sociale.

Gli esordi musicali

Con il nome d’arte Rod Rodriguez, pubblica nel 1967 il singolo I’ll Slip Away, senza ottenere successo. La sua carriera sembra destinata a fermarsi presto, ma un incontro con il chitarrista Dennis Coffey e il produttore Mike Theodore della Sussex Records riapre nuove possibilità.

I due album e il fallimento negli Stati Uniti

Con il nome semplificato in Rodriguez, pubblica due album con la Sussex: Cold Fact nel 1970 e Coming from Reality nel 1971. Nonostante il valore artistico delle sue opere, il riscontro commerciale negli Stati Uniti è scarso. Il contratto discografico viene rescisso e la sua carriera subisce una brusca interruzione.

La rinascita in Sudafrica

Inaspettatamente, i suoi brani trovano eco in Sudafrica. Nonostante la censura delle autorità, le copie pirata delle musicassette circolano e lo trasformano in un punto di riferimento culturale. Gli album Cold Fact e After The Fact diventano inni della resistenza all’apartheid, portando Rodriguez a un successo che lui stesso ignora.

Il mito e la leggenda

Negli anni Ottanta raggiunge un livello di popolarità tale da superare artisti come Elvis Presley e i Beatles in Sudafrica. Intorno alla sua figura nascono voci contrastanti: c’è chi lo crede morto e chi lo immagina ricoverato. La sua reale condizione rimane sconosciuta per molto tempo.

La riscoperta negli anni ’90

Nel 1997, un sito web dedicato a Rodriguez contribuisce a riaccendere l’interesse sulla sua vita e sulla sua musica. Da qui inizia un percorso di riscoperta che culmina con il documentario Searching for Sugar Man del 2012, che porta la sua storia all’attenzione internazionale.

Il riconoscimento internazionale

Grazie a etichette come Light in the Attic Records, nel 2008 i suoi primi due album vengono ripubblicati, permettendo a nuove generazioni di avvicinarsi alla sua musica. Le sue canzoni entrano anche nel mondo del cinema, come con Crucify Your Mind inserita nel film American Animals del 2018.

Epilogo

Sixto Díaz Rodríguez muore l’’8 agosto 2023 all’età di 81 anni. La sua vicenda rimane testimonianza di come il talento possa emergere nei contesti più inaspettati e di come la musica possa superare ogni barriera culturale, sociale e geografica.

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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 9 Settembre 2025