Il disco in evidenza: The Purple Bird, 2025, Bonnie “Prince” Billy

The Purple Bird è il trentesimo album di Bonnie "Prince" Billy, pubblicato il 31 gennaio 2025. Prodotto da David Ferguson e registrato a Nashville, unisce folk e country con la partecipazione di John Anderson e Tim O’Brien. Dodici tracce per un lavoro intenso e multiforme.

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Il 31 gennaio 2025 è uscito The Purple Bird, il trentesimo album in studio di Bonnie “Prince” Billy, pseudonimo con cui il cantautore americano Will Oldham porta avanti da decenni un percorso artistico unico. L’opera segna una nuova fase della sua carriera e conferma la capacità dell’artista di reinventarsi senza perdere coerenza.

Una produzione speciale

The Purple Bird rappresenta solo la seconda occasione in cui Will Oldham lavora con un produttore. La guida è affidata a David “Ferg” Ferguson, già al fianco di figure come Johnny Cash e Sturgill Simpson. Le registrazioni si sono svolte a Nashville presso il Cowboy Arms Hotel and Recording Spa, con sessioni aggiuntive al Butcher Shack. Il missaggio è stato curato dallo stesso Ferguson, mentre la masterizzazione porta la firma di David Glasser di Airshow Mastering.

Collaborazioni di rilievo

Il disco si arricchisce della presenza di John Anderson, voce tra le più riconoscibili della musica country, e di Tim O’Brien, leggenda del bluegrass. Questa combinazione porta a un suono vivo, che riflette il meglio della scena musicale di Nashville.

Un album che unisce tradizione e sperimentazione

The Purple Bird si compone di 12 tracce per una durata complessiva di 43 minuti. L’album si muove tra folk e country, ma al tempo stesso mostra un carattere inedito. Molti brani nascono dall’incontro di più voci compositive, un approccio che rende ancora più fluida e multiforme la cifra stilistica di Bonnie “Prince” Billy. Questo aspetto amplifica l’effetto trasformista che da sempre contraddistingue la sua produzione.

Un percorso artistico consolidato

Conosciuto anche come attore, Will Oldham ha attraversato oltre trent’anni di attività con progetti musicali sotto diversi nomi, dalle esperienze con Palace fino all’identità di Bonnie “Prince” Billy adottata nel 1998. The Purple Bird si inserisce in questa lunga storia, confermando un cammino fatto di sperimentazioni, radici folk e un forte legame con l’indipendenza creativa.

Conclusione

The Purple Bird segna un nuovo traguardo per Bonnie “Prince” Billy, capace di unire tradizione americana e ricerca personale. Un album intenso, vario e profondamente radicato nella storia musicale di Nashville, che conferma l’attualità e la forza espressiva di uno degli artisti più originali della scena contemporanea. (La redazione)

✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 30 Settembre 2025