Sharon Van Etten & The Attachment Theory, nuovo album uscito il 7 febbraio 2025, segna una svolta creativa con sonorità inedite per la Van Etten. Per la prima volta la cantautrice lavora in piena sintonia con la sua band, esplorando un suono che unisce elettronica e strumenti analogici. Un disco che apre un nuovo capitolo nella sua carriera.
Sharon Van Etten & The Attachment Theory (press photo)
Sharon Van Etten inaugura una fase inedita della sua carriera con Sharon Van Etten & The Attachment Theory, uscito il 7 febbraio 2025. Per la prima volta la cantautrice lavora in totale collaborazione con la sua band, rinunciando al controllo assoluto che aveva caratterizzato i suoi precedenti progetti. Il risultato è un album che unisce liberazione creativa e una nuova energia sonora, in cui i temi classici della sua poetica – vita, amore, umanità – si intrecciano con atmosfere elettroniche e analogiche.
Il progetto prende forma nel deserto, durante le prove per un tour. Qui Van Etten chiede per la prima volta ai musicisti di improvvisare. Da quelle sessioni nascono i brani I Can’t Imagine e Southern Life. L’approccio collettivo si rivela un punto di svolta, che porterà la band a firmare insieme tutte le composizioni del disco.
L’album si apre con Live Forever, caratterizzato da sequenze synth cupe e noise elettronico. Afterlife propone un contrasto tra testi esistenziali e sonorità luminose, mentre Somethin’ Ain’t Right fonde atmosfere oscure e ritmo dance grazie ai synth di Teeny Lieberson. Fading Beauty invece esplora la fragilità umana con toni intimi e sfumati. Ogni traccia rivela un equilibrio nuovo tra profondità emotiva e slancio sperimentale.
Accanto a Sharon Van Etten, la band comprende Jorge Balbi alla batteria e macchine elettroniche, Devra Hoff al basso e voce, e Teeny Lieberson a synth, piano, chitarra e cori. Ciascun membro contribuisce con sensibilità e creatività, dando vita a un suono compatto ma aperto a contaminazioni.
Alla regia sonora c’è la produttrice Marta Salogni, nota per le collaborazioni con Björk e Bon Iver. Con il suo gusto per i synth e le tecniche analogiche, Salogni ha saputo bilanciare le personalità del gruppo e valorizzare l’energia emersa in fase di scrittura. La registrazione si è svolta a Londra, negli storici studi The Church, ex sede degli Eurythmics.
Con questo lavoro, Sharon Van Etten mostra di voler abbracciare la complessità del presente con apertura e sperimentazione. Sharon Van Etten & The Attachment Theory non è solo un album, ma un atto di fiducia verso la collaborazione e l’imprevedibilità della creazione artistica.
Sharon Van Etten & The Attachment Theory segna un punto di svolta nella carriera della cantautrice statunitense. Un disco che unisce introspezione e libertà, dando vita a un linguaggio sonoro nuovo, potente e personale. (La redazione)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 30 Settembre 2025