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Lingue e società nell’Italia contemporanea: il nuovo saggio di Mari D’Agostino e Giuseppe Paternostro

Il saggio Lingue e società nell’Italia contemporanea di Mari D’Agostino e Giuseppe Paternostro, edito da Il Mulino nel 2025, esplora l’evoluzione dell’italiano, dei dialetti e delle lingue immigrate, analizzando i mutamenti linguistici e sociali dell’Italia del XXI secolo.

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Lingue e società nell’Italia contemporanea, pubblicato da Il Mulino nel 2025, è il nuovo volume firmato da Mari D’Agostino e Giuseppe Paternostro. Il libro affronta con chiarezza e rigore analitico il rapporto tra lingue, identità e società nell’Italia del XXI secolo, offrendo una lettura aggiornata e documentata dei cambiamenti linguistici che attraversano il Paese. Gli autori analizzano come italiano, dialetti, lingue minoritarie e lingue immigrate convivano, si influenzino e si sovrappongano, disegnando un quadro complesso e dinamico. Il volume unisce ricerca linguistica e osservazione sociale, evidenziando le tensioni e le opportunità di un’Italia sempre più plurilingue e interconnessa.

L’Italia linguistica tra storia e trasformazioni

La prima parte del volume ripercorre la nascita e la diffusione dell’italiano nel contesto della costruzione dello Stato nazionale. Dai processi di unificazione linguistica fino al fascismo e alla nascita della comunicazione di massa, emerge come la lingua sia stata al tempo stesso strumento politico, culturale e simbolico. Con la ripresa della vita democratica, la Costituzione italiana pone le basi per un rapporto nuovo tra lingua ed eguaglianza. Nelle sezioni successive, il libro esplora le trasformazioni sociali del dopoguerra, i flussi migratori interni ed esterni e la diffusione di nuovi mezzi di comunicazione che modificano le pratiche linguistiche quotidiane.

Migrazioni, diseguaglianze e nuove lingue

Un’ampia parte dell’opera è dedicata all’Italia contemporanea, dove migrazioni transnazionali, mobilità interna e diversità culturale ridefiniscono l’uso delle lingue. Le lingue immigrate si affiancano a quelle storiche, e l’italiano assume nuove forme, ibride e digitali. Gli autori documentano le diseguaglianze linguistiche e sociali, ponendo attenzione ai divari educativi e alla povertà linguistica. L’approccio combinato di dati quantitativi e qualitativi permette di comprendere come la lingua rifletta e al tempo stesso modelli la società italiana di oggi.

Nuovi modelli linguistici e pratiche comunicative

Nella parte conclusiva, D’Agostino e Paternostro esaminano i mutamenti della linguistica contemporanea e le pratiche comunicative del presente. L’attenzione si sposta sulle variazioni, sui contatti linguistici e sulle nuove forme di scrittura e oralità, dal parlato quotidiano ai testi digitali. Particolare rilievo assume l’analisi dell’italiano digitale, una varietà ormai stabile, caratterizzata da forme brevi, sintesi espressive e interazioni informali. Accanto a esso, si osserva una rinnovata convivenza tra italiano e dialetti, segno di un equilibrio linguistico in evoluzione, più pacifico e inclusivo.

Conclusione: un ritratto dell’Italia che parla

Lingue e società nell’Italia contemporanea si propone come uno strumento essenziale per comprendere il presente linguistico del Paese. Il lavoro di D’Agostino e Paternostro unisce rigore scientifico e chiarezza divulgativa, offrendo un ritratto realistico, documentato e plurale dell’Italia che parla e cambia. Il volume dimostra come le lingue non siano semplici strumenti di comunicazione, ma specchi delle trasformazioni politiche, sociali e culturali che attraversano la società italiana contemporanea. (La redazione)

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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 16 Ottobre 2025