I Nation of Language tornano in Italia per un’unica data ai Magazzini Generali di Milano il 23 novembre. La band di Brooklyn presenterà dal vivo i brani del nuovo album Dance Called Memory, confermandosi tra le realtà più raffinate e intense della scena synthpop e new wave contemporanea.
Nation of Language (ph. Ebru Yildiz)
I Nation of Language tornano in Italia per un’unica data, domenica 23 novembre 2025 ai Magazzini Generali di Milano. La band synthpop di Brooklyn presenterà dal vivo i brani del nuovo album Dance Called Memory, uscito il 19 settembre 2025, insieme ai successi che l’hanno consacrata come una delle realtà più affascinanti della scena post-punk e new wave contemporanea. Il concerto rappresenta un evento unico per il pubblico italiano, che potrà assistere a una performance immersiva e carica di suggestione, fedele all’anima malinconica e ipnotica del gruppo.
Difficile incasellarli: synthpop, minimal wave, post-punk, goth, new romantic. Tutte queste definizioni cercano di descrivere la musica magnetica e raffinata dei Nation of Language, ma nessuna riesce davvero a racchiuderne la complessità. Guidati da Ian Richard Devaney, i musicisti di Brooklyn hanno saputo ampliare i confini della musica sintetica, trasformandola in un’esperienza umana e sensoriale, dove melodia ed emozione si intrecciano con eleganza.
Con Dance Called Memory, Devaney affronta la malinconia con semplicità e vulnerabilità. Le nuove composizioni, nate con la chitarra in mano, rappresentano un percorso personale di introspezione e rinascita. Dopo Introduction, Presence (2020) e A Way Forward (2021), che hanno accompagnato gli anni della pandemia, è stato Strange Disciple (2023) a consacrare definitivamente la band, premiata da Rough Trade come Album of the Year e lodata per la capacità di crescere artisticamente disco dopo disco. Il nuovo lavoro del 2025 conferma questa evoluzione, intrecciando fragilità emotiva e raffinatezza elettronica. Prodotto da Nick Millhiser (LCD Soundsystem, Holy Ghost!), Dance Called Memory si distingue per il suo equilibrio tra introspezione e luce, tra calore umano e freddezza sintetica.
Il nuovo singolo I’m Not Ready for the Change racchiude l’essenza del disco. È una riflessione intensa sul cambiamento, sulla perdita e sul tempo che scorre. Tra sintetizzatori avvolgenti e melodie struggenti, i Nation of Language riaffermano la loro capacità di unire tensione emotiva e introspezione in un linguaggio sonoro elegante e senza tempo.
Il rapporto tra la band e il pubblico italiano continua a crescere. I Nation of Language hanno conquistato la copertina del numero di settembre di Rockerilla, un riconoscimento che testimonia la crescente attenzione e l’affetto del pubblico italiano verso il trio newyorkese. Il concerto di Milano rappresenta quindi un’occasione speciale per celebrare questo legame, attraverso una performance che promette intensità, emozione e qualità musicale.
Con Dance Called Memory, i Nation of Language trasformano la malinconia in movimento e la memoria in suono. Il ritorno sul palco italiano segna una nuova fase di maturità artistica, dove ogni nota è un invito a riscoprire l’umanità nascosta nelle macchine e nei sintetizzatori. (La redazione)
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