Rufus Wainwright pubblica I’m a Stranger Here Myself – Wainwright Does Weill, disponibile dal 21 novembre 2025. Con la Pacific Jazz Orchestra e ospiti speciali, l’artista americano reinterpreta Kurt Weill con eleganza e modernità, fondendo jazz, lirismo e sensibilità cantautorale.
Rufus Wainwright and The Pacific Jazz Orchestra (cover)
Rufus Wainwright torna con un progetto ambizioso e raffinato: I’m a Stranger Here Myself – Wainwright Does Weill, un tributo intenso e personale al compositore tedesco-americano Kurt Weill.
L’album è disponibile dal 21 novembre in CD, vinile e digitale per Rock and Roll Credit Card Inc. e Thirty Tigers.
I’m a Stranger Here Myself – Wainwright Does Weill è un omaggio colto e contemporaneo. Le canzoni di Weill – come Mack the Knife e Lost in the Stars – vengono reinventate con la Pacific Jazz Orchestra, prestigioso ensemble di Los Angeles formato da quaranta musicisti, sotto la direzione di Chris Walden. Le versioni realizzate da Rufus Wainwright mantengono il fascino classico dell’autore originale, ma ne esaltano le sfumature teatrali e liriche con una sensibilità moderna. L’interpretazione evita i cliché jazzistici, privilegiando l’approccio narrativo e intimo del cantautore.
Rufus Wainwright, tra i più creativi musicisti degli ultimi trent’anni, nutre da sempre una profonda ammirazione per Kurt Weill.
Fin da giovane ha studiato e reinterpretato le sue composizioni, affascinato dalla fusione tra musica pop, cabaret e sensibilità operistica.
Nel 2023, l’artista ha presentato per la prima volta il progetto Wainwright Does Weill al Café Carlyle di New York, ottenendo cinque serate sold out. Nel 2024 il concerto ha preso forma orchestrale sul palco del Theatre at Ace Hotel di Los Angeles, in collaborazione con la Pacific Jazz Orchestra. L’album include anche la partecipazione di Viola Odette Harlow e della Metropole Orkest dei Paesi Bassi, che arricchiscono ulteriormente l’impatto sonoro del progetto.
Con I’m a Stranger Here Myself – Wainwright Does Weill, Rufus Wainwright non si limita a rendere omaggio, ma offre una nuova chiave di lettura per il repertorio di Kurt Weill. Brani iconici come Surabaya Johnny, Je ne t’aime pas, September Song e Lost in the Stars vengono interpretati con grazia, ironia e rigore musicale. Ogni arrangiamento della Pacific Jazz Orchestra lascia respirare le canzoni, alternando swing e introspezione, energia e delicatezza. Il risultato è un album capace di superare i confini tra generi, riportando alla luce l’attualità di un autore che ha saputo unire popolare e colto, profano e sacro.
I’m a Stranger Here Myself – Wainwright Does Weill è un incontro tra due visioni artistiche complementari.
Rufus Wainwright riesce a dare nuova vita alla musica di Kurt Weill, trasformandola in un dialogo vivo e contemporaneo.
Un disco che celebra la complessità emotiva, la teatralità e la libertà creativa, valori che uniscono due generazioni di artisti. (La redazione)
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