Winter wonderland, la playlist invernale a suon di soul, disco, jazz e afro

La nuova playlist curata da Adaja Inira per Musicletter.it: un viaggio tra soul, R&B, disco e afrobeat con Mamas Gun, Shane Sato, Jake Mason Trio, Erobique e molti altri. Perfetta per riscaldare l’inverno con melodie calde, falsetti emozionanti e groove irresistibili.

Pubblicato da

La playlist Winter wonderland redatta da Adaja Inira per Musicletter.it è un viaggio tra soul, R&B e groove contemporaneo, perfetto per scaldare le giornate invernali. Dai falsetti vellutati di Mamas Gun e Shane Sato ai groove soul-jazz del Jake Mason Trio, passando per le sonorità disco-soul di Erobique e le vibrazioni afrobeat dei Fabric, ogni traccia regala emozioni autentiche e melodie capaci di illuminare anche gli inverni più freddi. Buon ascolto. (La redazione)

MAMAS GUN – Food For The Flames

Quando l’inverno bussa alla porta come l’ennesima bolletta del gas, il quintetto britannico Mamas Gun arriva a ricordarci che almeno il cuore possiamo scaldarlo gratis. Il loro nuovo singolo Food For The Flames è una carezza di blue-eyed soul incisa su nastro analogico, un falò emotivo in cui il frontman Andy Platts canta in falsetto delle relazioni che vanno alimentate con più costanza di una stufa a pellet. Con quell’eleganza rétro che profuma di vinile consumato, Food For The Flames è un promemoria gentile che, mentre fuori si gela, l’amore resta il combustibile più rinnovabile che abbiamo. (Adaja Inira)

SHANE SATO – Never Let You Go feat. Oli-J

Con Never Let You Go, il polistrumentista nippo-americano di base a Los Angeles Shane Sato apre la strada al secondo album in arrivo Wavelength con la sicurezza disinvolta di chi ha appena capito che l’amore vero non è un miraggio californiano ma una cosa concreta, tipo un amplificatore valvolare che non tradisce mai. Registrato pochi giorni dopo il suo matrimonio, in una session improvvisata insieme ai co-produttori Coastal e Clay Sauter e al vocalist di Nashville Olli-JNever Let You Go, è un brano di r&b vellutato che ondeggia tra chitarre dai toni dorati e un sax burroso che farebbe sciogliere anche il più cinico dei Grinch. (Adaja Inira)

EROBIQUE – Verstehen feat. Ada & Arnim

Quando è già buio alle quattro di pomeriggio e serve qualcosa che rimetta in moto il sistema nervoso, arriva Verstehen con una botta di soul contemporaneo lucidato da una morbida pulsazione disco in quattro quarti. Nato quasi per caso ad Amburgo in una sessione a tre tra Carsten ‘Erobique’ Meyer e Ada e Arnim Teutoburg-Weiß, il brano conserva quella freschezza da jam che funziona senza bisogno di aggiustamenti. Il mantra “Wann werden wir verstehen?” si adagia sulle tastiere come un pensiero condiviso più che un ritornello. Il risultato è una traccia spontanea e luminosa, capace di rendere l’inverno un po’ meno severo e un po’ più ballabile. (Adaja Inira)

JAKE MASON TRIO – The Modern Ark feat. Kurt Elling 

L’australiano Jake Mason all’organo Hammond accompagnato da batteria e chitarra torna col il trio di fiducia, pronto a guidarci tra grovigli di groove e baritoni che ti perforano l’anima. Il nuovo singolo The Modern Ark mette al centro il crooner americano Kurt Elling, due volte Grammy, “Sinatra con superpoteri”, che racconta un mondo così sovraccarico di eccessi che servirebbe un’arca moderna. Registrata live a Melbourne con nastro vintage e un mix Dolby Atmos che ti spalanca lo spazio sonoro, la traccia è avvolgente come la coperta della nonna che si di biscotti e ammonimenti gentili. Il Jake Mason Trio riesce a trasformare un’apocalisse in un groove soul-jazz irresistibile, perfetto per chi vuole sopravvivere al freddo con stile e un po’ di ironia. (Adaja Inira)

​​KYLIE AULDIST – Close To You feat. thndo

Si rimane a Melbourne dove la cantante veterana Kylie Auldist pubblica il nuovo singolo Close to You, un duetto esplosivo con la collega thndo che trasforma bassi profondi e synth avvolgenti in un groove rnb irresistibile. Due delle voci più potenti dell’Australia conversano tra call-and-response e armonie che colpiscono come raggi di sole tra le nuvole grigie della città. La produzione fonde calore analogico e brillantezza moderna per un suono sinuoso, magnetico e irresistibile, il compagno ideale per giornate invernali che sembrano non finire mai. (Adaja Inira)

ANGELS OF LIBRA – Lie To Me feat. Nathan Johnston​

Non c’è due senza tre: a ritmo serrato dopo I Fell In Love, e Put Your Love On Me, ecco puntuale il terzo singolo tratto dall’album in arrivo a Gennaio del gruppo da Amburgo Angels of Libra, e sorpresa, c’è di nuovo il cantante irlandese Nathan Johnston alla voce. Lie To Me però riserva un colpo di scena: la strumentale originale nasce da Hans Christian Stephan dei Meute, i techno-brass tedeschi che trasformano pure le crisi esistenziali in un rave catartico. Nelle sapienti mani degli Angels diventa un brano di morbido soul senza tempo che scalda più di una stufa elettrica mal calibrata, mentre Johnston ci invita a lasciar andare i miti infantili del “diventerò una star”. E quando il brano chiude sul mantra ipnotico – “lie, lie, lie…” – capisci che sì, qualche bugia bianca al nostro io ventenne possiamo pure raccontarla, soprattutto con meno due gradi fuori e come unica fonte di calore un termosifone anarchico. (Adaja Inira)

TAYLOR WILLIAMS – Dreaming

Taylor Williams arriva da Greensboro, NC, e al primo ascolto capisci subito che il soul lo ha nel DNA. Dreaming, co-scritto e prodotto con Leroi Conroy, è una ballata lenta e nostalgica, tinta di anni ’70, costruita su chitarra, Wurlitzer e batteria live. È un piccolo miracolo di groove caldo e melodie levigate, che parla di desiderio e di amori perduti, senza mai cadere nel melodramma. Classico ma contemporaneo, come quel cappotto vintage che non passa mai di moda, questo brano segna il debutto del cantante sulla rinomata etichetta Colemine, che lo posiziona immediatamente nella stessa classe dei suoi compagni di scuderia Durand Jones & The Indications(Adaja Inira)

FABRIC – Taste This Sound

Taste This Sound è il debutto dei Fabric, collettivo fluido e senza confini, come il tessuto da cui prende il nome: fili di funk, soul, afrobeat e attitudine urbana intrecciati con precisione chirurgica, pronti a far muovere il corpo mentre il cervello riflette sui guai del nostro tempo. Con echi che vanno da Fela Kuti a The Comet Is Coming, passando per ESGSault e Jungle, questo primo singolo è un manifesto sonoro che non ammette compromessi. Le chitarre post-punk mordono, i synth retrò brillano e il groove afrobeat ti entra nelle ossa come la tramontana quando ti fa dubitare di avere ancora sangue nelle vene. (Adaja Inira)

Non è mai troppo freddo

Con questa selezione musicale, Adaja Inira dimostra che l’inverno non è mai troppo freddo quando la musica sa accendere cuore e spirito. Tra ballate nostalgiche, groove irresistibili e collaborazioni sorprendenti, la playlist diventa il compagno ideale per chi cerca calore, ritmo e raffinatezza in ogni nota. (La redazione)

✓ MUSICLETTER.IT è un sito indipendente di musica, cultura e informazione fondato nel 2005 da Luca D'Ambrosio © Tutti i diritti riservati - 12 Dicembre 2025