Nato negli Stati Uniti, precisamente in Alabama, quando erano ancora in vigore le leggi segregazioniste cosidette “Jim Crow”, Lonnie Holley è uno che nella vita se l’è vista davvero dura.
La leggenda narra che all’età di quattro anni sia stato rapito e poi venduto in cambio di una bottiglia di whiskey. Finisce in un riformatorio, svolge i lavori più umili e faticosi, fino a scoprire il suo amore per la folk art e la musica.
Mith è il titolo del suo nuovo album in uscita il 21 settembre prossimo per Jagjaguwar. Un disco tra spoken word, free jazz e avant-rock che racconta questa fottuta, folle America. Quella di Trump, per intenderci. (La redazione)
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