Ancestor Boy non è solo l’album di debutto di Lafawndah per la sua etichetta Concordia, ma è una vera dichiarazione d’intenti di un’artista che rifiuta di vedere limitate le sue possibilità musicali, la sua intensità e la gamma di suoni tra cui scegliere.
Il disco è ricco di ricordi collettivi che riprendono il cantautorato di Nina Simone nel suo periodo più imprevedibile, polemico e controcorrente. La musica di Lafawndah è cresciuta con lei e i ritmi sono diventati più aggressivi e psichedelici, segnando il confine tra lo spiccato industrialismo del duo Jimmy Jam e Terry Lewis, e l’inquietudine furiosa dei Cabaret Voltaire durante l’epoca di Red Mecca.
Con un gusto in perfetto equilibrio tra il cromo e la polvere, tra il ghiaccio e la profondità, la finezza compositiva di Lafawndah impregna l’intero LP e crea quasi dipendenza.
Ancestor Boy, in uscita il 22 marzo prossimo su Concordia/!K7 e distribuzione Audioglobe, immagina un pop che non è né imperialista né solo locale, ma incarna la libertà di movimento. Libertà che forse è un residuo della sua stessa creazione, avvenuta tra Los Angeles, Mexico City, New York, Londra e Parigi.
Ascolta Daddy e Joseph, il primi due singoli estratto da Ancestor Boy. Buon ascolto. (La redazione)
Un attimo di pazienza, la pagina è in fase di caricamento.
Se vuoi segnalarci un errore o dirci qualcosa, utilizza questo form. Se invece ti piace quello che facciamo, clicca qui e supportaci con una piccola donazione via PayPal, oppure acquista su Amazon il nostro utile quaderno degli appunti. Grazie.