Mòn – Guadalupe, 2019 | Recensione

Mòn - Guadalupe, 2019 | Recensione
A Guadalupe la temperatura varia tra i 18 e i 33 gradi C° praticamente tutto l’anno, la moneta è l’euro e si parla maggiormente francese (wiki cit.). Quasi la nostra cugina un po’ chic.

Rileggendo però queste mie prime battute sembrano quasi l’invito alla scoperta di una nuova meta dello youtuber Human Safari, ma ovviamente qui si parla di un altro tipo di viaggio. Un viaggio musicale fatto dai Mòn che prende il titolo di Guadalupe e che la mia condizione di freelance mi ha permesso, dopo una trepidante attesa, di ascoltarlo con qualche mese di anticipo.

Guadalupe esce oggi, 25 gennaio 2019, per la sempre attenta e lungimirante Urtovox e, omettendo volutamente i soliti riferimenti, e i 10 brani che compongono il disco scorrono con piacere, vuoi che lo ascolti in macchina o al pc mentre lavori.

Con quest’ultima fatica la formazione romana confeziona un lavoro pop sempre più dal taglio internazionale, coerente con il loro stile ricercato, raffinato, attuale, contemporaneo. Mai banale. E l’effetto è quello di un cocktail agitato e mescolato alla perfezione in cui tutto è musicalmente impeccabile: le voci, i synth e i beat in levare che fanno dei Mòn una bomba.

Guadalupe è un album degno di essere paragonato a una produzione d’oltremanica. E, per quanto mi riguarda, credo che finora sia uno dei migliori dischi italiani mai ascoltati nel panorama cosiddetto indie, emergente. Insomma, una meraviglia. Punto. (Elia Capitani)

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