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Donald Trump contro Bruce Springsteen: polemica accesa dopo il concerto in Gran Bretagna

Duro scontro tra Donald Trump e Bruce Springsteen: il rocker critica l’amministrazione durante un concerto, il presidente risponde con insulti pesanti e accuse politiche su Truth Social. Tra attacchi personali e vecchi rancori, la tensione tra politica e mondo dello spettacolo si riaccende in vista delle elezioni USA.

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Durante l’apertura del suo tour europeo a Manchester, Bruce Springsteen ha trasformato il concerto in un forte atto politico. Il rocker del New Jersey ha criticato aspramente l’amministrazione Trump, definendola corrotta, incompetente e traditrice. Ha denunciato le derive autoritarie negli Stati Uniti, l’indifferenza verso i più deboli e la mancanza di tutela dei diritti civili, lanciando un appello alla difesa della democrazia e della libertà d’espressione.

La reazione di Trump

Le parole di Springsteen hanno provocato una dura reazione da parte di Donald Trump, che ha risposto su Truth Social (leggi qui) con una serie di attacchi personali e politici. Il presidente americano ha definito il musicista “sopravvalutato”, criticando la sua musica, le sue posizioni progressiste e il suo sostegno al Partito Democratico. Trump ha ridicolizzato l’aspetto fisico del cantante e lo ha apostrofato con insulti volgari, giudicando inappropriato che un artista critichi il presidente in un Paese straniero.

Vecchi rancori e nuove accuse

La tensione tra i due non è nuova: già nel 2016 Springsteen si era opposto all’uso di una sua canzone nei comizi di Trump e aveva sostenuto Hillary Clinton. La frattura si è poi acuita con il supporto del rocker a Joe Biden nelle elezioni successive. Trump ha ribadito il suo disprezzo per entrambi, definendo Biden il peggior presidente della storia americana e accusando Springsteen di ignoranza e faziosità.

Nel mirino anche Taylor Swift

Nel suo sfogo social, Trump ha colto l’occasione per colpire un’altra celebrità: Taylor Swift. Ha ridicolizzato la cantante per essere stata fischiata al Super Bowl, minimizzando il suo successo e attaccandola per il sostegno espresso alla candidata democratica Kamala Harris. Anche in questo caso, la critica ha assunto toni personali e sprezzanti.

Conflitto tra politica e spettacolo

L’episodio evidenzia ancora una volta la frattura profonda tra una parte del mondo artistico americano e Donald Trump. Le parole dei due protagonisti mostrano un conflitto acceso, dove la musica e l’arte diventano strumenti di critica e reazione politica, contribuendo a inasprire il clima negli Stati Uniti. (La redazione)


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