L’espressione le maniche lunghe causano incidenti fu usata come avvertimento per la classe di donne lavoratrici che sostituirono i mariti nelle fabbriche durante la II Guerra Mondiale. Rimboccarsi le maniche e tornare a lavoro è esattamente quello che ha fatto anche Kristof Deneijs, voce e leader degli Yuko. Tre anni dopo il precedente As If We Were Dancing, il risultato del duro lavoro svolto nel nuovissimo studio degli Yuko è finalmente pronto. Il debutto post-rock di For Times When Ears Are Sore e il sound più accessibile del loro secondo album ha fatto strada per quello che Deneijs pensa possa essere il definitivo sound degli Yuko, melodie pop scostanti e imprevedibili con influenze barocche. Il piano iniziale di registrare un album di cover di classici religiosi è stato per il momento accantonato, ma tracce di queste influenze e ispirazioni classiche si possono ritrovare ascoltando questo Long Sleeves Cause Accidents, il terzo album degli Yuko. Sono ben cucite nelle strutture e nelle melodie delle canzoni, spesso insinuate, talvolta palesi. Questo rende il sound degli Yuko difficile da catalogare. Long Sleeve Cause Accidents è un racconto affascinante e stratificato, narrato da una band intrigante e di carattere. Il nuovo sound è anche dato da una nuova formazione. Oltre a Karen Willems (Zita Swoon Group, Inwolves), per fortuna ancora alla batteria, si sono uniti anche il chitarrista Jasper Maekelberg (Faces on Tv, ha lavorato con Mintzkov, Jef Neve) e il bassista Thomas Mortier (Ministers van de Noordzee). Deborah Cachet, una brava e talentuosa soprano, aggiunge un’impronta vocale toccante in un paio di tracce. La copertina è opera dell’eccezionale illustratore londinese David Foldvari, già autore della copertina del precedente album della formazione belga che dal 5 al 27 marzo prossimo sarà in Italia per presentare il nuovo lavoro discografico.(Fonte: Unday Records/Audioglobe)
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