«Sei chi non sei» e l’assenza di sovrastrutture di Vea

Un lavoro di emancipazione e rinnovata sicurezza, di maturità artistica e definizione di un equilibrio tutto personale, tra estetica e consapevolezza, direi quasi sociale.

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Esce per Metatron questo nuovo disco di Valeria Angelotti in arte Vea. Un lavoro di emancipazione e rinnovata sicurezza, di maturità artistica e definizione di un equilibrio tutto personale, tra estetica e consapevolezza, direi quasi sociale.

Sei chi non sei, già dal titolo, mette subito in luce l’eterna battaglia tra essere e apparire, tra l’essenza originale e quella coperta invece dalle maschere sociali.

Meccanismi della mente che già a partire dalla title track delinea un suono indie votato a soluzioni digitali non troppo soffocanti e definitive, complice soprattutto una voce eterea e originale che conferisce al disco un interesse assai particolare.

Su tutte le nove tracce del disco si staglia la bellissima Insegnami con un’introduzione percussiva decisamente poco italiana a impreziosire le linee melodiche, mentre Le quattro mura di turno rappresenta il momento più pop dell’intero lavoro, anche se si allontana dai soliti cliché dell’indie italiano.

Non mancano in Sei chi non sei gli spunti acustici come Il cielo di Cola Pesce e Guai, che sembra ammiccare, soprattutto nella ritmica, a certe cose di Rino Gaetano.

C’è poi A di Anarchia che richiama alla mia mente quelle sonorità italiane tipiche degli anni ’80. Ma il vero quid del disco arriva con Esplosa, accompagnata anche da un bellissimo video in cui Vea è nuda in tutti i sensi, ma ben lontana dalla volgarità e dall’erotismo. Video e brano sono la celebrazione pudica ed elegante non solo di una donna ma soprattutto di una persona senza sovrastrutture, vestita solo di verità.

Infine c’è L’esatta combinazione, brano dalle atmosfere latine, brasiliane direi, che più di ogni altro rivela la raffinatezza vocale e il talento di Vea che cerca di evitare percorsi già battuti. E con questo Sei chi non sei in qualche modo la cantautrice piemontese ci riesce con efficacia, gusto e personalità. (Alessandro Riva)


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