Dopo l’esperienza maturata nella formazione alternative rock La Stasi e con un disco alle spalle, L’estate è vicina, pubblicato nel 2007 per Baracca & Burattini, Giorgio Scorza, Daniele Mantegazza e Lorenzo Borroni decidono nel 2011 di dar vita nuovo progetto musicale al quale si aggiunge, come musicista e produttore artistico, Pasquale De Fina (Volwo, Atleticodefina, Steve Piccolo e Cristina Donà).
Nascono quindi gli El Santo, formazione in bilico tra alternative e post-rock che nel 2013 esordisce con Il topo che stava nel mio muro, album registrato in soli tre giorni e accolto positivamente dalla critica specializzata.
Segue un lungo periodo di assestamento, tra concerti e scrittura di nuovi pezzi, fino ad arrivare a questo nuovo, interessante disco dal titolo Il giorno dopo il lieto fine.
Per noi questo album è il mondo a misura di bambino: gli spigoli ci sono ma sono protetti, gli spazi sono tutti da esplorare, la linea d’orizzonte è un segno a matita e i confini tra noi e il mondo si perdono. Perché siamo dentro alle canzoni e lì ci sentiamo al sicuro. È un’opera per noi matura, a lungo pensata e voluta. È l’urgenza di buttare fuori le melodie, le sfumature e le intime prospettive che si sono accavallate in mesi ed anni, durante e dopo i live de “Il topo che stava nel mio muro”; la necessità di utilizzare i colori in maniera più consapevole e di tracciare una linea rispetto a quello che abbiamo suonato e vissuto fino ad oggi.
El Santo
Un album realizzato tra il 2019 e 2020, con musiche di Daniele Mantegazza e testi scritti da Giorgio Scorza nelle situazioni e nei posti più disparati, prima di finire tutti in isolamento a causa della Pandemia.
Ho scritto testi di una vita intera, pieni di ricordi, tentazioni e sensazioni persino inconfessabili. La consapevolezza di non potermi più lasciar sfilare tra le mie stesse dita l’unica vita che avevo, mi ha autorizzato finalmente a viverne una tutta nuova. E mia. Non a caso i testi sono nati in treno, aereo, taxi, o in qualche sala di qualche hotel. In fuga, fuori dalla gabbia, giù dal ventre, insomma. Poco dopo sarei finito (come tutti) davvero ingabbiato in pochi metri. Questa osmosi irrisolta tra me e l’altro, tra protezione e costrizione, tra mettere me al primo posto e peso sacrale del giusto è stato il “qui ed ora” dei brani. Forse per questo scopro solo ora che sono pieni di immagini religiose e senso dell’ineluttabile.
Giorgio Scorza
Con la partecipazione di Roberto Romano e Davide Ferrario, Il giorno dopo il lieto fine è un disco che si muove con autenticità e carattere tra le pieghe sonore di un rock alternativo che a tratti sembra ricordare tanto i Radiohead di The Bends e Pablo Honey quanto gli Afterhours di Germi e Hai paura del buio.
Il giorno dopo il lieto fine esce domani, 10 dicembre 2021, su Viceversa & Seltz Records ed è in anteprima streaming sul nostro sito. Buon ascolto. (La redazione)
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