Nel 1965 Bob Dylan pubblicava Highway 61 Revisited, un disco che ha riscritto la storia del rock unendo poesia e ribellione. Sessant’anni dopo, questo capolavoro resta un punto di riferimento musicale e culturale, simbolo della creatività senza compromessi e di un’eredità che parla ancora oggi.
Bob Dylan - Highway 61 Revisited
Sessant’anni fa, il 30 agosto 1965, Bob Dylan pubblicava Highway 61 Revisited. Un album rivoluzionario che ha segnato in modo indelebile la storia della musica rock. Con la sua carica innovativa e il suo linguaggio poetico, il disco ha aperto nuove strade artistiche e culturali.
Brani come Like a Rolling Stone hanno mostrato come si potesse fondere energia sonora e profondità lirica, rompendo gli schemi dell’epoca. Dylan ha saputo unire ribellione e poesia, influenzando generazioni di artisti e imponendosi come punto di riferimento per la musica contemporanea.
Pubblicato nell’agosto 1965, Highway 61 Revisited è il secondo album della “trilogia elettrica” di Bob Dylan, universalmente riconosciuto come una pietra miliare della musica contemporanea. Aperto dal capolavoro Like a Rolling Stone, considerata la miglior canzone di tutti i tempi da Rolling Stone, l’album mescola blues elettrico e poesia visionaria, con brani celebri come Tombstone Blues, From a Buick 6 e la lunga e acustica Desolation Row. Registrato in soli sei giorni, vede tra i collaboratori Mike Bloomfield e Al Kooper, e prende il titolo dalla storica Highway 61 che attraversa il Midwest fino al Mississippi.
A sessant’anni di distanza, Highway 61 Revisited mantiene intatta la sua forza. Un anniversario che celebra il coraggio creativo di Bob Dylan e l’impatto duraturo di un album che continua a risuonare, ancora oggi, con la stessa potenza del 1965. (La redazione)
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