Cresciuta tra Buenos Aires e Miami, Barbie Bertisch ha scelto New York per trascorrere la maggior parte della sua vita adulta. Quando ha iniziato a realizzare il nuovo album, Prelude, era a Brooklyn, bloccata come tanti nella sua abitazione per via della quarantena.
Costretta a restare chiusa in casa, la Bertisch ha passato gran parte del suo tempo libero ad analizzare i suoi archivi musicali e il risultato è stato stupefacente: ciò che in passato considerava indegno di attenzione alla fine ha trovato un senso. Nasce quindi Prelude, un disco fatto di composizioni che finalmente trovano un’occasione di riscatto proprio nel momento più difficile e surreale per l’umanità.
Un album introspettivo che esplora tutte le valenze dell’essere e del sentimento. Alcune canzoni sono caotiche e instabili, altre invece sono morbide e ricercate. Rabbia e innocenza si alternano a momenti di immobilità forzata, come fossero attacchi di panico.
La producer nata in Argentina si concentra anche sul ritmo, facendo del basso il suo strumento principale. Tante le influenze da Kaitlyn Aurelia Smith ai Cocteau Twins, passando per la scuola berlinese di musica elettronica.
Sia dal punto di vista sonoro che concettuale, Prelude – uscito il 17 giugno 2022 per Love Injection Records – è il ritratto perfetto della Bertisch che racconta la sua crescita artistica e umana nonché la sua guarigione dalle frustrazioni del passato. Probabilmente, a oggi, il suo miglior lavoro discografico. (La redazione)
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