Nivura Spoken è il nuovo album del cantautore siciliano Cesare Basile. Atteso nel 2022 ma pubblicato solo nel 2025, il disco esce per Viceversa Records e fonde sperimentazione e tradizione. Con collaborazioni femminili di rilievo, l’album è un viaggio glocal tra suoni, dialetti e parole.
«Nivura Spoken»
Dopo una lunga attesa, arriva finalmente Nivura Spoken, il nuovo lavoro discografico del cantautore siciliano Cesare Basile. Un progetto rimandato più volte e la cui pubblicazione era inizialmente prevista per il 2022 con l’etichetta Black Candy Produzioni. Solo nel maggio 2025, invece, l’album vede la luce grazie a Viceversa Records. Questo nuovo capitolo musicale si distingue per la sua visione glocal, un intreccio tra radici locali e contaminazioni sonore internazionali, e la partecipazione di artiste di rilievo del panorama alternativo italiano e non solo.
Nivura Spoken avrebbe dovuto vedere la luce nella primavera del 2022, ma problemi logistici e produttivi, di cui non è dato sapere precisamente, inizialmente lo stesso cantautore parlava di “svariati ritardi e difficoltà causate dall’overbooking delle stamperie di vinili”, ne hanno sospeso l’uscita. Nell’annuncio di dicembre 2022 Basile aveva comunicato con rammarico il rinvio del progetto, lasciando però intravedere la determinazione a non abbandonare questa nuova creatura musicale. A distanza di tre anni, l’album arriva finalmente nelle mani del pubblico, dimostrando come la perseveranza artistica possa superare gli ostacoli della filiera musicale contemporanea.
L’album è arricchito dalla presenza di sei artiste che affiancano Basile in un percorso sonoro ricco di suggestioni. Rita Lilith Oberti, Sara Ardizzoni, Nada Malanima, Vera Di Lecce, Sara Elkahlout e Valentina Lupica sono le voci femminili che abitano i brani di Nivura Spoken, ciascuna portando una sfumatura diversa a un disco che gioca su registri vocali e linguistici differenti. L’effetto è quello di un’opera corale, dove la narrazione si fa multiforme e stratificata, mantenendo però una coerenza espressiva e identitaria.
I sette brani del disco formano un racconto musicale compatto ma variegato. Si parte con la title track Nivura, per poi entrare in un mondo sonoro in cui il dialetto e la sperimentazione si intrecciano senza forzature:
Il titolo dell’album richiama la parola “nìvura”, che in siciliano significa “nera”, lasciando intendere atmosfere profonde, terrigne, ma anche aperte alla dimensione spirituale e poetica. Il termine Spoken sottolinea il legame con la parola, con il racconto orale, con una musicalità che affonda nel teatro e nella tradizione del cantastorie. Ne emerge un lavoro che si muove tra sperimentazione elettronica, spoken word, suoni ancestrali e improvvisazione.
Con una carriera iniziata negli anni ’80, Cesare Basile si è affermato come una delle voci più autentiche e impegnate del panorama musicale italiano. Dalle esperienze con band come i Quartered Shadows e i Kim Squad, passando per la lunga attività solista, Basile ha attraversato fasi stilistiche diverse, senza mai abbandonare una forte impronta poetica e politica.
Negli anni ha collaborato con artisti di calibro internazionale come Robert Fisher (Willard Grant Conspiracy), Hugo Race e John Parish, e ha condiviso progetti con figure simbolo della scena indipendente italiana, tra cui Nada, Afterhours e Massimo Volume. Alla musica ha affiancato anche l’impegno sociale e culturale, come promotore dell’Arsenale delle Arti e occupante del Teatro Coppola di Catania, simbolo di resistenza culturale. Il nuovo album Nivura Spoken arriva dopo Saracena del 2024, disco con il quale Cesare Basile racconta Gaza.
Nivura Spoken non è solo un disco. È una dichiarazione artistica. È la prova che la musica può ancora essere spazio di incontro, luogo di resistenza e testimonianza culturale. La lunga gestazione non ne ha affievolito la forza, anzi: ne ha forse accentuato il valore simbolico. Con questo lavoro, Basile riafferma il ruolo del cantautore come intellettuale contemporaneo, capace di dialogare con il presente senza rinunciare alle proprie radici.
In un panorama spesso dominato dalla velocità e dalla superficialità, Nivura Spoken si impone come un’opera da ascoltare con attenzione, da scoprire passo dopo passo, lasciandosi trasportare da una voce che continua a scavare nella lingua, nella memoria e nella coscienza. (La redazione)
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