El Sonido Bastardo, l’album di debutto di Danzón El Gato

Si chiama El Sonido Bastardo l’album di debutto di Danzón El Gato, il cui nucleo operativo è un duo di veterani della scena musicale underground madrilena, che in questo disco si ispirano ai ritmi e alle sonorità della loro città al crocevia tra Nord Africa e Occidente. Nelle dodici canzoni dell’album possiamo quindi trovare funk tinto di psichedelia, musica afro-latina, desert grooves, spaghetti western, library music e breakbeat che ricordano la golden age dell’hip hop. 

I due artigiani del suono Javier Adán e Santiago Rapallo non hanno scelto un nome a caso, il danzón è un ritmo e una danza di origine cubano-messicana creata alla fine del XIX secolo, ed El Gato è il nome popolare con cui sono conosciuti i madrileni. Danzón El Gato quindi è un nome meticcio, con radici afro-latine, ma ancorato alla capitale spagnola, che sfuma le distanze tra vari paesaggi sonori.

Un debutto bastardo nel cuore di Madrid

In El Sonido Bastardo ogni traccia è un viaggio carico di influenze che a volte si dissolvono, lasciando l’ascoltatore in una terra di confine policromatica. Danzón El Gato cattura l’essenza di una città in continua trasformazione, dove la musica va e viene, legata alla tradizione ma con una prospettiva cosmopolita ed esuberante, sempre aperta a nuove ispirazioni. 

Dalle inflessioni tuareg rock di Twangy Morocco dove chitarre reverberate incontrano il battito ipnotico del deserto, passando per lounge-exotica rilassata in Fuimos Invencibles, latin soul di protesta nella unico brano cantato La Lucha feat. Marina y su Melao, o tappa in una discoteca di Lagos degli anni 80 con Aktimo Tu Se, la tavolozza sonora dell’album è variopinta e vivace. 

Una tavolozza sonora senza confini

Ad eccezione di un brano, tutti gli altri corrono al di sotto di 3 minuti, catturando l’essenza effimera di certe realtà destinate a non durare, seppur lasciando il segno. E’ il destino che è toccato inaspettatamente anche allo studio di registrazione dell’album, per anni epicentro della sperimentazione sonora a Madrid, che ha ceduto il passo all’inarrestabile progresso del mercato immobiliare, ed è stato smantellato.

Con El Sonido Bastardo l’enigmatica formazione madrilena Danzón El Gato consegna un album la cui promiscuità sonora evoca diverse atmosfere esotiche che si fondono senza frontiere, snodando vari fili musicali attraverso la lente della world music e il global groove. (Adaja Inira)