Richard Barbieri parla del suo nuovo album “Under a Spell”

Richard Barbieri non aveva pianificato di realizzare un album come Under a Spell, in origine pensava al suo quarto album solista come diretto seguito del suo predecessore, Planets + Persona del 2017.

L’uomo la cui illustre carriera è iniziata alla fine degli anni ’70 con la band visionaria synth-pop Japan e successivamente membro dell’influente band art-rock Porcupine Tree, torna con il nuovo album Under A Spell che segue il suo Planets + Persona del 2017.

Richard Barbieri non aveva pianificato di realizzare un album come Under a Spell, in origine pensava al suo quarto album solista come diretto seguito del suo predecessore, Planets + Persona del 2017.

Quel disco, realizzato in diversi studi in tutta Europa e con l’inclusione di performance dal vivo con una serie di ospiti, è stato avventuroso e audace, mostrando l’infinita inventiva di Barbieri nella scrittura delle canzoni e la sua padronanza dell’elettronica. Il seguito avrebbe dovuto riprendere da dove si era interrotto, viaggiando ulteriormente nel percorso che aveva tracciato col disco precedente. Poi la pandemia del COVID-19 ha colpito e tutto è cambiato.

«L’ho scritto e registrato nel mio studio casalingo, in questo periodo così strano. Il nuovo lavoro è diventato qualcosa di completamente diverso: questo strano album onirico». (Richard Barbieri)

In Under A Spell, Barbieri ha preferito catturare le atmosfere e gli stati d’animo che il suo cervello disconnesso stava evocando, piuttosto che concentrarsi sugli arrangiamenti e melodie.

Canzoni come FlareSerpentineSleep Will Find You Darkness Will Find You sono definite con precisione, nonostante la loro genesi ispirata dal sognare a occhi aperti, mentre Under a Spell e Lucid, le suggestive tracce di apertura e chiusura, sono le chiavi che aprono il disco.

«Queste due tracce (“Under A Spell”e “Lucid”, ndr) contengono nel loro interno tutto il significato dell’album. Il primo brano, Under A Spell, ti conduce in luoghi dove non sei sicuro di quello che sta succedendo. Ci sono sussurri in sottofondo, incantesimi lanciati in un bosco deserto. Poi il brano finale, Lucid, è l’opposto. Sei in questo sogno lucido e confortante, ma poi ti allontani ancora di più, cercando di uscirne. Ci sono voci che dicono: ‘Svegliati, svegliati, torna vivo…» (Richard Barbieri)

Gli ascoltatori saranno in grado di distinguere delle voci e tra quelle troviamo quelle del frontman dei Marillion Steve Hogarth e la cantante svedese Lisen Rylander Love (che ha co-scritto A Star Light).

Il titolo dell’album racchiude perfettamente il mondo evocativo che Barbieri ha creato. Canzoni come Clockwork e Sketch 6, tracciano territori dub fluttuanti e sono sospese in quello strano mondo di mezzo tra il sonno e la veglia, un riflesso subconscio dello stato surreale in cui il pianeta si è trovato negli ultimi mesi.

«Stavo facendo un sacco di sogni bizzarri e ricorrenti che mi giravano intorno dopo il mio risveglio. Erano basati su questo sentiero nel bosco, che è rappresentato dalla copertina dell’album, un ambiente surreale, deserto, tipo Blair Witch Project. Stai attraversando questi boschi, ti dirigi verso questa luce, quasi come se stessi lasciando la vita. È da qui che è nato il titolo Under a Spell, era una sensazione di non avere il controllo totale. Quasi come se i tuoi sogni ti indicassero direzioni che a volte puoi controllare e a volte no». (Richard Barbieri)

Fondatore dei Japan, pionieri della new-wave e uno dei gruppi più innovativi dei loro anni, Richard Barbieri ha contribuito a innescare la rivoluzione della musica elettronica, il suo suono synth non solo ha definito la band, ma ha influenzato artisti del calibro di The Human LeagueDuran DuranGary Numan e Talk Talk. Dopo lo scioglimento dei Japan, Barbieri insieme a Steven Wilson ha formato il leggendario gruppo progressive Porcupine Tree, suonando in nove album, tra cui Stupid Dream del 1999, In Absentia del 2002 e l’acclamato Fear Of A Blank Planet del 2007. Dopo che i Porcupine Tree hanno sospeso la propria attività, Barbieri ha intrapreso una carriera solista, pubblicando album come Things Buried del 2005, Stranger Inside del 2008 e Planets + Persona del 2017, oltre alla sua recente serie EP, Variant.1-5.

La volontà di Barbieri di ridefinire costantemente i propri confini musicali non è mai stata così evidente come nel brillante, ipnotico Under a Spell, l’ultima pietra miliare di questo viaggio assolutamente unico.

Under a Spell di Richard Barbieri (Japan, Rain Tree Crow, Porcupine Tree) sarà pubblicato il 26 febbraio 2021 da Kscope. (La redazione)

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